Una della frasi che più spesso si sente quando si perde una direzione è “tutte le strade portano a Roma”. Nessun detto è mai stato più vero. Da Roma, partono alcune delle strade più lunghe e longeve, chiamate strade consolari, che la congiungono a molte città italiane, sia a Sud che a Nord.
Chissà quanti di noi le hanno percorse senza saperlo! Adesso ti svelo i dettagli…
Strade consolari
Sono nate come vie di comunicazione per l’Impero Romano sia per scopi militari che economici, volute dai Consoli, da cui ne prendono i nomi; le principali in Italia sono 12, ma solo alcune di esse sono ancora in uso come strade regionali o statali. Esse hanno subito modifiche e prolungamenti nel tempo, mentre altre mantengono ancora il loro antico manto in pietra e non sono più utilizzate.
La partenza delle strade consolari
Tutte le strade consolari partivano dal cosiddetto Miliario Aureo (“miliarium aureum”), che rappresentava il miglio zero. Situato nella zona del Tempio di Saturno, consiste in una colonna rivestita di bronzo dorato fatta erigere dall’imperatore Ottaviano Augusto.
Con Augusto, le distanze vennero ricalcolate a partire dal Miglio Zero che indica l’inizio di tutto il sistema viario e, allo stesso tempo, la fine (se si parte dalle estremità opposte). Ed ecco perché esiste il celebre detto “tutte le strade portano a Roma”.
Le strade si sviluppano a ragnatela e si moltiplicano, scindendosi in strade minori. Si tratta di un autentico capolavoro ingegneristico, monumento e simbolo di prestigio militare, che ha permesso l’espansione della potenza romana grazie ad una rete di circa 100 mila chilometri di lastricato.
Le principali vie consolari
Gli antichi romani operavano una distinzione tra Vie e Strate (strade). La strada era quella che si sviluppava all’interno del centro abitato, mentre la via era più grande e vi potevano passare anche 2 carri insieme e collegavano il centro della città con il resto dell’impero;
Di seguito, le principali che ancora ci permettono di scorrazzare fra Nord e Sud:
- Via Appia
- Via Aurelia
- Via Cassia
- Via Flaminia
- Via Salaria
- Via Tiburtina
Via Appia: la più antica delle strade consolari, fatta costruire da Appio Claudio Cieco, collegava Roma a Brindisi. Poi prolungata fino a Bari dall’imperatore Traiano, questo tratto si chiama appunto Appia-Traiana;
Via Aurelia: commissionata da Gaio Aurelio Cotta, collegava Roma alla Gallia costeggiando il mar Tirreno; attualmente arriva fino a Luni, in provincia di La Spezia;
Via Cassia: realizzata probabilmente da Gaio Cassio Longino, collegava Roma con l’Etruria, adesso arriva a Massa in Toscana;
Via Flaminia: fatta costruire da Gaio Flaminio Nepote, collegava e collega Roma a Rimini;
via Salaria: collegava Roma al mar Adriatico in località Porto d’Ascoli (oggi frazione di San Benedetto del Tronto). Il nome, in questo caso, deriva dall’essenziale utilizzo che se ne faceva, ovvero il trasporto del sale;
Via Tiburtina: fatta realizzare da Marco Valerio Massimo Potito, collegava inizialmente Roma a Tivoli (l’antica Tibur, da cui il nome della strada) e, successivamente, fu prolungata fino a Pescara.
Nonostante siano state superate dalle odierne autostrade, sono Vie con un importante percorso storico. Tuttavia, pur non possedendo un itinerario da seguire o su misura per “visitarle”, restano comunque dense di bellezza naturalistica, ricchezza storica, artistica e archeologica.
Vale la pena, infine, fare uno slow tour per assaporare anche le meraviglie enogastronomiche legate ai paesi che queste vie attraversano.