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Scopriamo il Museo del Parmigiano Reggiano

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Il Museo del Parmigiano Reggiano è un luogo affascinante che offre ai visitatori l’opportunità di scoprire la storia e il processo di produzione di uno dei formaggi più famosi al mondo. Situato nella zona di produzione del Parmigiano Reggiano, nella città di Soragna, in provincia di Parma, il museo vanta una vasta collezione di strumenti, attrezzature e documenti che illustrano la lunga tradizione casearia della regione.

I visitatori possono seguire un percorso interattivo che li guiderà attraverso le varie fasi di produzione del Parmigiano Reggiano, dalla mungitura delle mucche alla lavorazione e alla stagionatura del formaggio. Potranno osservare da vicino il lavoro dei casari e imparare i segreti che rendono unico e prelibato questo prodotto.

Il museo offre anche degustazioni guidate, durante le quali i visitatori possono assaggiare diverse varietà di Parmigiano Reggiano e scoprire le caratteristiche che ne influenzano gusto e qualità. Inoltre, sono disponibili laboratori didattici per adulti e bambini, che permettono di approfondire la conoscenza di questo formaggio e delle tradizioni legate alla sua produzione.

La storia del museo

Le prime testimonianze storiche del Parmigiano Reggiano risalgono alle aziende agricole delle abbazie, verso la metà del XIII secolo. Sono stati proprio i monaci cistercensi a sviluppare la tecnologia necessaria per produrre questo formaggio, che si è rivelato una vera e propria conserva di latte a lunga durata.

La storia ci racconta che nel Settecento, a causa delle frequenti guerre nel Ducato di Parma e delle conseguenti epidemie, le produzioni agricole in generale erano compromesse.

Nel Novecento, grazie alle migliorie ancora in uso oggi, la produzione del Parmigiano Reggiano ha finalmente raggiunto il successo che conosciamo. Scoperte come il riscaldamento a vapore, il siero-innesto e lo spino a gabbia di Notari hanno contribuito a questo risultato.

Il tecnico caseario Giuseppe Notari ha dato un contributo fondamentale allo sviluppo tecnico e al controllo del latte. Si sono formati nuovi caseifici sociali, più solidi di quelli privati, e nel 1928 i caseifici si sono associati per creare il primo Consorzio volontario del grana Reggiano. Nel frattempo, a Parma, si è iniziato a marchiare i formaggi con un marchio costituito dalla sigla F.P. sormontato dalla corona ducale.

Nel 1934, a seguito di una crisi di mercato e con le rivalità messe da parte, è nato il Consorzio volontario interprovinciale Grana tipico all’interno della Rocca di Soragna. I confini di produzione, che sono ancora quelli attuali, sono stati definiti nel 1937: Parma, Reggio Emilia, Bologna a sinistra del fiume Reno e Mantova a sud del fiume Po.

L’anno successivo, nel 1938, è stato ufficializzato il nome che tutti conosciamo oggi: Parmigiano Reggiano. Nonostante le difficoltà causate dalla guerra, negli anni ’50 la produzione del Parmigiano Reggiano ha fatto un grande balzo in avanti grazie alla riprresa economica, portandolo al successo che conosciamo oggi.

Un caseificio in un castello

Il Museo del Parmigiano Reggiano è una gemma nascosta all’ombra del castello Meli-Lupi di Soragna, una casata di origine longobarda che ancora risiede lì. Questa location speciale è un vero incanto: a pochi passi si trova la piazza del paese, e tutto intorno si estende una zona verdissima punteggiata da altri castelli, creando uno scenario da fiaba.

Il complesso settecentesco che ospita il museo è chiamato Castellazzi. Al suo interno, una casa colonica con stalla dalle volte a crociera, un antico fienile e, naturalmente, il caseificio dalla particolare forma tonda. Intorno, si ergono altri piccoli edifici rustici, e l’atmosfera sembra trasportare i visitatori in un altro tempo. La parte più antica del caseificio risale al 1848.

Il museo racconta la produzione del Parmigiano Reggiano attraverso 120 oggetti risalenti al periodo tra il 1800 e la prima metà del 1900, oltre a foto d’epoca e disegni che mostrano l’evoluzione delle tecniche di trasformazione e stagionatura. Al centro di tutto, domina l’antica caldaia in rame, il cuore pulsante del caseificio. E alla fine del giro, non dimenticate di assaporare il formaggio nello spazio degustazione!

La storia del Parmigiano Reggiano risale a più di un secolo prima del celebre scrittore Giovanni Boccaccio, che nel 1344 lo citò per condire ravioli e maccheroni nel suo Decamerone. Tuttavia, la produzione casearia della zona era già ben nota ai monasteri cistercensi e benedettini. Da allora, non si è mai smesso di produrre questo formaggio. Le tecnologie possono essere cambiate, ma la tradizione persiste.

Ancora oggi, il Parmigiano Reggiano è fatto dalle mani esperte del casaro, utilizzando solo latte proveniente da mucche con una dieta attentamente selezionata.

Gli ingredienti? Siero di latte e caglio, nient’altro! Ma il formaggio non è ancora pronto: riposerà per 24 mesi prima di arrivare in tavola, pronto per deliziare i palati di chi lo assapora.

Cosa c’è all’interno del Museo?

Il percorso espositivo è suddiviso in sezioni allestite nelle sale ricavate dai tre locali originalmente utilizzati per la produzione del caseificio: la sala A nell’edificio circolare, dedicata alla descrizione del caseficio soragnese originario e alle prime fasi di lavorazione del formaggio; la sala B nel salatoio interrato, dove sono allestiti un gran numero di pannelli illustrativi sulla storia del Parmigiano e sul suo utilizzo gastronomico e la sala C nella camera del latte sopraelevata, incentrata sulle tecniche di battitura e di stagionatura delle forme di formaggio.

Ci sono anche uno spazio di ristoro e un museum-shop, dove è possibile tra l’altro degustare l’insuperabile Parmigiano Reggiano. Inoltre, in alcuni ambienti rustici annessi al museo è allestito il Museo della civiltà contadina, al cui interno è esposta una collezione di attrezzi e oggetti quotidiani della civiltà contadina legati ai temi dell’alimentazione.

Insomma, troppi dettagli non possono essere svelati. Concediti un po’ di sano relax esplorando il museo del parmigiano reggiano. Siamo sicuri che non te ne pentirai.

Come puoi visitare il museo del parmigiano reggiano?

Ti daremo le giuste informazioni per poter visitare il museo, quando vuoi e come vuoi. Ecco a te una serie di informazioni utili:

GIORNI ED ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO

Dal 1 marzo all’8 dicembre

* Sabato, domenica e festivi: 10.00 – 18.00

* Da lunedì a venerdì: aperto solo su prenotazione con visita guidata.

Per piccoli gruppi, da 1 a 5 partecipanti, è richiesto un supplemento

Da dicembre a febbraio

* ChiusoAperto su prenotazione solo per gruppi

PREZZO BIGLIETTI

* Intero€ 5,00

* Ridotto€ 4,00 gruppi (minimo 15 persone), adulti oltre i 65 anni, convenzioni

* Biglietto Famiglia € 10 valido per due adulti e tutti i bambini della famiglia, senza limitazione di numero. In omaggio alla biglietteria la scheda Museo Quiz, per vivere il Museo come una caccia al tesoro. Valido per un solo museo.

* Ridotto scuole € 3,00 studenti dai 6 ai 18 anni – Studenti Università di Parma con Student Card

* Gratuito diversamente abili e loro accompagnatori, insegnanti, accompagnatori di gruppi e scolaresche, giornalisti, minori di 6 anni, visite di classe delle scuole del Comune di Soragna (con prenotazione obbligatoria).

* Musei del Cibo Card  € 12,00 – Un modo comodo e vantaggioso per visitare tutti i Musei del Cibo

Assaggio di Parmigiano Reggiano:
* Con la maggiorazione di 1 €, il biglietto esperienza include anche un assaggio di Parmigiano-Reggiano

Visite guidate Per gruppi di massimo 25 persone: € 25,00 oltre al biglietto d’ingresso. Obbligatoria la prenotazione e il pagamento anticipato. In caso di disdetta della prenotazione precedente le 78 ore, l’importo verrà rimborsato integralmente. Se la disdetta giungerà nelle ultime 78 ore dalla visita, l’importo pattuito sarà dovuto comunque integralmente.

L’ingresso attraverso il percorso pedonale di Viale dei Mille.

Cosa fare al Museo e cosa aspettarsi?

Scopri la storia, la cultura millenaria e l’eccellenza gastronomica del “Re dei formaggi” al Museo del Parmigiano Reggiano! Situato all’ombra del castello Meli-Lupi di Soragna, questo museo offre un’esperienza unica.

Il complesso settecentesco chiamato Castellazzi ospita il museo. Qui, una casa colonica con stalla dalle volte a crociera, un antico fienile e il caseificio dalla particolare forma tonda si fondono in un’atmosfera che sembra trasportare i visitatori in un altro tempo. La parte più antica del caseificio risale al 1848.

All’interno del museo, centinaia di oggetti e immagini d’epoca raccontano la storia del Parmigiano Reggiano. Rivivi le fasi della trasformazione del latte, della lenta stagionatura e della commercializzazione del formaggio. Al centro di tutto, domina l’antica caldaia in rame, il cuore pulsante del caseificio. E alla fine del giro, non dimenticare di assaporare il formaggio nella sala degustazione!

Se sei appassionato di cibo e cultura, acquista la card Musei del cibo e potrai visitare tutti i musei del circuito. L’impagabile gioia dell’assaggio ti aspetta!

Visita il sito web del Museo del Parmigiano Reggiano e scopri tutte le informazioni che vuoi!

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Il parmigiano reggiano è il miglior formaggio al mondo

Crediti Foto Luca Rossi

Pubblicato il
13/05/2024