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Pantelleria: 4 giorni in estasi da natura

StagioneEstate
RegioneSicilia

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Descrivere l’isola di Pantelleria significa porsi sempre un po in difficoltà, perché Pantelleria non lascia molte parole. La sua straordinaria libertà faunistica e di flora, il suo essere ancora intatta ed incontaminata sia dell’avvento dell’urbanizzazione massiva sia dalle flotte del turismo di massa, rappresentano un vantaggio enorme per la bellezza di quest’isola.

Pantelleria è un’isola selvaggia (nel senso buono del termine) e va vissuta lentamente, va assaporata e respirata con calma e cautela. Per questo, abbiamo pensato di realizzare un tour di 4 giorni, proponendo una sola destinazione per ogni giorno, purché sia vissuta pienamente.

Comincia il viaggio con noi!

Primo giorno: Acropoli e Parco Archeologico dei Sesi

Dobbiamo sempre ricordare che Pantelleria vanta una sua storia antichissima, per cui è opportuno iniziare a smantellare il binomio Pantelleria = mare. Ecco perché, per il primo giorno, vi proponiamo due tappe archeologiche: l’Acropoli di San Marco e Santa Teresa ed il Parco Archeologico dei Sesi.

L’Acropoli di San Marco e Santa Teresa

L’Acropoli di San Marco e Santa Teresa sorge, come suggerisce lo stesso nome, sulla parte alta dell’isola, precisamente sugli omonimi colli di San Marco e Santa Teresa, e testimonia il grande passato romano di Pantelleria.

Attraverso attenti studi archeologici, è stato possibile scoprire che Cossyra (il nome latino di Pantelleria) fosse un vero e proprio centro residenziale, nel quale è possibile imbattersi nei resti delle antiche forticazioni difensive, nei residui di terrazzamenti usati per la coltivazione ed in numerosissimi reperti in ceramica. Importantissimi sono le Teste di Pantelleria, sculture in marmo che raffigurano Giulio Cesare, Antonia Minore e Tito.

Testa di Giulio Cesare

Scaldati da sole, l’Acropoli offre la grande possibilità di dialogare e vivere la storia millenaria dell’isola.

Rimanendo sempre nella ricostruzione della storia di Pantelleria, ci spostiamo presso il Parco Archeologico dei Sesi.

Parco Archeologico dei Sesi

Sfruttando la salita lavica dell’isola, si può andare ancora più indietro nella storia e raggiungere in un lampo il 2000 a.C. Il Parco Archeologico dei Sesi raccoglie, infatti, i resti di un’antica popolazione, di origine libica, insediatasi attorno al 2000 a.C. sull’isola siciliana. Nel Parco sono ancora visibili alcuni resti della cinta muraria, ma soprattutto i Sesi, dei mausolei funerari a forma di tronco conico e pianta ellittica che erano votati alla sepoltura dei cittadini.

Sese Grande

Nel dettaglio è particolarmente famoso il Sese Grande o Sese del Re, costruito per il capo villaggio, che ancora impera sull’isola con tutti i suoi 5 metri di altezza, i suoi 12 corridoi e le sue 12 celle.

Secondo Giorno: Lago Specchio di Venere

Dopo una cura della mente e della conoscenza, Pantelleria offre una straordinaria cura del corpo. Questa è senza dubbio rappresentata dal Lago Specchio di Venere.

Lago Specchio di Venere

Il bacino naturale, infatti, sorge nel cratere di un vulcano ormai spento ed è riconosciuto da tutti come una Spa a cielo aperto. Il fondale del lago, infatti, è totalmente composto di fango, ricco dei minerali tipici di un’isola di origine vulcanica e l’acqua è a temperature più alte rispetto alla media, il che favorisce un’idroterapia naturale.

Per i suoi vantaggi terapeutici, infatti, si consiglia di rimanere alcuni minuti in acqua, quindi cospargersi il corpo di fango, e lasciare che questo si asciughi naturalmente, per poi lavarsi naturalmente con le stesse acque del lago. Il vostro corpo ringrazierà!

Arco dell’Elefante

Spostandosi verso la costa ovest, si incontra il laghetto delle Ondine, dove le acque del mare si raccolgono in una conca creata dall’azione erosiva delle onde, formando uno specchio d’acqua color smeraldo. Ancora più a sud, non si può perdere un altro simbolo dell’isola, l’Arco dell’Elefante, un pachiderma di roccia che si immerge nel mare con la proboscide. Un’esperienza, quest’ultima, particolarmente suggestiva per i bambini e la loro immensa fantasia.

Terzo giorno: Balata dei Turchi

Il terzo giorno di questo viaggio a Pantelleria è dedicato al suo mare cristallino ed alla sua selvaggia costa a strapiombo sul mare. Iconica, in questi termini, è la Balata dei Turchi, altro grande simbolo di Pantelleria.

La Balata dei Turchi è un’insenatura sita lungo la zona meridionale della costa di Pantelleria ed è così chiamata in virtù dei suoi lastroni di pietra, alti fino a 300 metri, posti a strapiombo sul mare. Il sui nome, infatti, deriva da Balat , che in arabo significa lastrone si pietra, e si costruisce come un modo unico per apprezzare la natura selvaggia che compone l’isola.

La Balata, nel dettaglio, è una vera e propria piattaforma sulla quale possono distendersi i bagnanti e tuffarsi, da lì, liberamente nelle acque cristalline che rendono unica l’isola. Essa è raggiungibile a piedi, attraverso un percorso di 4 km abbastanza impegnativo, ma che offre tutta la selvaggia bellezza di Pantelleria.

È questa una meta ideale per una giornata libera e completa al mare!

Quarto giorno: le Favare

Pantelleria, come abbiamo detto, è un’isola di origine vulcanica e testimonianza di quest’attività è fornita dalle Favare.

Le Favare

Si tratta di fumarole, i cui getti di vapore acqueo fuoriescono dalle fenditu­re delle rocce, raggiungendo anche i 100 °C, colorando le rocce di rosso ed emanando un forte odore di zolfo. La più nota e suggestiva è di certo la Favara Grande: sita su un pianoro del lato sud della Montagna Grande e che restituisce l’immagine dell’entrata al regno di Efesto, Dio del fuoco che, secondo il mito greco, aveva la sua fucina nelle viscere dell’Etna.

Grotta Benikulà

Poco distanti, verso nord, le “stufe”, grotte che sono una sorta di sauna naturale in cui si incanalano i vapori che esalano dal sottosuolo e che raggiungono circa 37 °C di temperatura. Una su tutte è la grotta di Benikulà, in contrada Sibà, sul costone della Montagna Grande, divisa da un muretto in due vani: all’esterno, il frigidarium, con piccoli sedili di pietra e una grande vista sulla piana di Monastero; all’interno, il più piccolo vano con una profonda fenditura da cui fuoriesce vapore caldo.

Molti utenti consigliano…

Per pernottare a Pantelleria, molti utenti consigliano il Pantelleria Dream Resort.

Situato a Cala Tramontana, nei pressi dell’Arco dell’Elefante, il resort offre un’immersione totale nello scenario di Pantelleria. Occupando 4 ettari totalmente coltivati con olivi e viti, offre la disponibilità di piscine relax affaccianti sul mare e di una cucina che sa abbracciare i sapori del mare e portarli in tavola. La struttura offre la possibilità del pick up and drop, oltre a porre a disposizione un parcheggio gratuito ed il noleggio auto per muoversi sull’isola. Disponibile anche l’area massaggi.

Il costo è di fascia medio/alta ma assolutamente in linea con i servizi forniti.

Come arrivare a Pantelleria?

Il modo più semplice per arrivare a Pantelleria è volare su Trapani e da lì prendere un traghetto che in circa due ore vi porterà a destinazione.

Sull’isola è presente un piccolo aeroporto civile servito da voli nazionali, anche low cost, in partenza dalla Sicilia e dalle principali città italiane. Un autobus locale collega l’aeroporto alla città di Pantelleria.

Per queste vacanze, allora, Pantelleria è senza dubbio il posto giusto!

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Pubblicato il
28/06/2024