Rivista online

7 Specialità della cucina sarda

RegioneSardegna

Condividi

La bottarga

Bottarga cucina sarda

La bottarga sarda è un prodotto tipico della cucina sarda a base di uova di tonno o di muggine che ha una lunga storia culinaria nella tradizione. Per la sua produzione le uova vengono pulite, salate e essiccate al sole per un periodo di tempo che può durare fino a sei mesi. La bottarga ha un sapore forte e deciso e per questo viene utilizzata per aromatizzare pasta, riso e verdure.

La sua produzione è legata alle coste della Sardegna, dove le condizioni climatiche sono particolarmente adatte per la produzione di questo prodotto. In passato veniva utilizzata come alimento a base di proteine per molte generazioni di pescatori sardi, che la portavano con loro durante le lunghe battute di pesca perché era facile da conservare e aveva un alto valore nutrizionale. Nel corso del tempo, la bottarga è diventata un ingrediente molto popolare della cucina sarda.

 

La Burrida a sa Casteddaia: un piatto tipico cagliaritano

Burrida a sa Casteddaia - cucina sarda

La Burrida a sa Casteddaia, anche chiamata Burrida alla cagliaritana, è un piatto tipico della cucina cagliaritana, quindi della parte sud-occidentale della Sardegna. Si tratta di una zuppa di pesce a base di pesce fresco, come il dentice o il pesce spada, che viene cotto con vino bianco, aglio, prezzemolo e pomodoro. È una pietanza che solitamente viene servita come antipasto o come primo piatto ed è molto apprezzata per la sua semplicità e il suo gusto intenso.

Questo è uno dei piatti più antichi e tradizionali della Sardegna, che riflette a pieno la tradizione culinaria marinara della regione. Nella ricetta tradizionale, apprezzata già durante il basso Medioevo, l’ingrediente principale del piatto è il gattuccio di mare: pesce tipico della cucina sarda e famoso per la sua forma che ricorda un piccolo squalo. Il pesce viene poi guarnito con una salsa molto particolare, caratterizzata dalla presenza di noci, aceto e fegatini del gattuccio.

 

Is Culurgionis d’Ogliastra

Culargionis cucina sarda

Is Culurgionis d’Ogliastra sono un piatto tipico della cucina sarda, originario della regione dell’Ogliastra, situata nella parte orientale dell’isola. Questa particolare pasta si è poi diffusa con diverse varianti, ma è stata la ricetta originale a meritarsi l’Indicazione Geografica Protetta: da qui i Culurgionis d’Ogliastra IGP. Si tratta di ravioli ripieni di patate, pecorino, menta e aglio, conditi con burro fuso e salvia. Questo piatto rappresenta la tradizione culinaria della regione e viene servito sia come primo piatto che come secondo.

I Culurgionis fanno parte della cucina povera sarda: il ripieno difatti veniva fatto in base alla disponibilità dei prodotti del territorio. Una delle sue caratteristiche più importanti è la chiusura a spiga di grano, che lo rendevano in passato un preparato per occasioni molto importanti. Addirittura erano preparati per commiserare i defunti il 2 novembre, poiché rappresentavano un ottimo amuleto per proteggere dai lutti e dal malocchio.

Essendo una pasta ripiena, la sua preparazione si suddivise in due fasi, quella della sfoglia e quella del ripieno. Le ricette che oggi vengono proposte sono diventate davvero tantissime, ma ogni famiglia sarda mantiene la propria tradizione nella produzione dell’impasto e nella dimensione dei culurgiones. Questi sono considerati una vera e propria specialità della cucina sarda e sono apprezzati sia dai locali che dai turisti.

 

I Malloreddus alla Campidanese

Malloreddus sardi

I Malloreddus alla Campidanese sono un tipico piatto della cucina sarda, originario della regione di Campidano, situata nella parte sud-occidentale dell’isola. Questo piatto consiste in piccoli gnocchi di semola di grano duro, conditi con sugo di pomodoro, agnello o salsiccia e pecorino sardo. Questi sono molto popolari tra i sardi e vengono abitualmente serviti come piatto principale.

La storia degli gnocchetti sardi risale a tempi antichi, quando questo piatto era molto popolare tra i contadini e i pastori della regione di Campidano. Questo perché era un piatto semplice da preparare, dove venivano utilizzati ingredienti facilmente disponibili, come la semola di grano duro e il sugo di pomodoro.

Nel corso del tempo i Malloreddus sono diventati un elemento distintivo della cucina sarda e sono molto apprezzati per la loro consistenza e il loro gusto unico, tanto da essere un piatto che non può mancare nelle occasioni più importanti: feste, sagre, matrimoni. Ma ovviamente sono perfetti anche per un buon pranzo in un giorno feriale o a cena, magari con un condimento più leggero.

 

Il Porceddu tra storia e tradizione

Porceddu sardo

Il porceddu è un piatto tipico della cucina sarda che ha una lunga tradizione e storia. Si tratta di un arrosto di maialetto da latte cotto allo spiedo che tradizionalmente veniva preparato per le occasioni speciali come i matrimoni o le festività. La preparazione del porceddu sardo richiede l’utilizzo di carne di maiale di alta qualità e di spezie tradizionali come aglio, rosmarino, salvia e pepe.

Oggi viene utilizzato soprattutto lo spiedo elettrico per il girarrosto, ma c’è ancora chi preferisce cucinarlo secondo la pratica antica, utilizzando quindi uno spiedo manuale. La particolarità della cottura è che il maialino deve cuocere lentamente con il calore indiretto delle braci di legno di mirto, che devono essere controllate continuamente per evitare che la cottura sia troppo intensa. Di norma dopo circa 4 ore il porceddu dovrebbe essere cotto, da servire assolutamente con la sua cotenna croccante.

La storia del porceddu sardo risale all’antichità, quando i Sardi lo preparavano utilizzando il maiale selvatico che cresceva liberamente nell’entroterra dell’isola. Con il passare del tempo, il piatto ha subito alcune modifiche ma è ancora molto popolare in Sardegna e viene considerato un simbolo della cultura e della tradizione culinaria dell’isola. Oggi, il porceddu sardo viene servito in molte trattorie e ristoranti della Sardegna e viene ancora preparato in occasione di festa.

 

Le Pardule

Le pardule

Le pardule, chiamate anche pardulas, sono delle piccole tortine di pasta fillo ripiene di ricotta e aromatizzate con scorza di limone e zafferano. Le pardulas sono tradizionalmente legate alla Pasqua, ma venivano realizzate anche durante festività come il Carnevale, e oggi gustate in qualsiasi momento dell’anno. Questo dolce è molto apprezzato per la sua consistenza leggera e per il suo gusto fresco e delicato. Le piccole tortine vengono realizzate con un involucro di pasta fillo, che viene arrotolata intorno alla farcia di ricotta e zafferano e viene poi cotta fino a doratura.

Le pardulas sarde rappresentano una parte importante della tradizione culinaria sarda e sono un esempio di come la cucina tradizionale possa essere tutt’oggi rilevante e apprezzata. Difatti anche se questo dolce viene ancora preparato secondo antiche ricette e metodi manuali, con il passare del tempo è diventato sempre più popolare e amatissimo sia dai sardi che dai turisti: talmente buoni e particolari da essere apprezzati in tutto il mondo e facenti parte del PAT, Prodotti Sardi Agroalimentari Tradizionali.

 

Gli amaretti sardi

Amaretti sardi

Gran parte della tradizione dolciaria della Sardegna include come ingrediente la mandorla, molto utilizzata per dolci tipici come il torrone, le copulettas e gli Amarettus. Questi ultimi, chiamati comunemente amaretti, sono dei tipici biscottini a base di mandorle e zucchero utilizzati solitamente per le feste come Natale o Pasqua, ma non si disdegnano durante cerimonie o ricorrenze rappresentando il perfetto dolcetto dopo pasto per gli ospiti o per accompagnare semplicemente un caffè.

La storia degli amaretti sardi risale a tempi antichi, ma sono tutt’oggi molto popolari nella cucina sarda grazie alla disponibilità delle mandorle che crescono abbondantemente nell’isola. Gli amaretti sardi sono stati influenzati dalla cucina italiana e dalla tradizione culinaria della vicina Liguria, dove esistono dolci simili a base di mandorle. Tuttavia, gli amaretti sardi hanno sviluppato un gusto e una consistenza uniche.

La Sardegna è un vero e proprio paradiso che merita di essere esplorato almeno una volta nella vita. Oltre alle specialità culinarie, troverai paesaggi e spiagge da sogno come quelle della Maddalena.

Pubblicato il
13/02/2023
Scritto da