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Vino rosato 2024: guida ai luoghi e curiosità

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Vino rosato o “vino rosa”? In tanti esperti ne parlano, in pochi lo apprezzano. Ma quest’anno pare proprio che per il vino rosato ci sia una bella rivincita.

Da alcuni nel corso degli anni è stato definito “vino minore”, da altri solo “un rosso che non ce l’ha fatta”, oggi è il vino rivelazione che mette tutti d’accordo e riesce a conquistare un posto sulle tavole imbandite di tutta Italia. Infatti è una delle tipologie più apprezzate tra i consumatori che lo premiano nei consumi del primo trimestre 2024  nella misura del 7% nel valore (dati Circana).

I vini rosa nascondono diverse da sfumature che vanno dal colore buccia di cipolla fino a una tonalità più intensa, tanto da avvicinarsi alle tonalità di un giovane rosso. Tutto questo dipende dal tempo di macerazione e contatto con le bucce , ma influisce soprattutto la varietà di uva utilizzata e l’invecchiamento. 

Vino rosato: qual è il più antico d’Italia?

Il rosato più antico d’Italia si produce in Salento e viene imbottigliato dal 1943  dall’azienda Leone De Castris. L’occasione nasce dall’incontro fortunato tra Piero Leone De Castris e un ufficiale di stanza a Brindisi, Charles Poletti.

Il vino rosato da Negroamaro conquistò subito l’americano che chiese di imbottigliarne un po’ per portarlo negli Stati Uniti, ma la discriminante era pensare a un nome americano per favorirne il successo. L’idea del Five Roses nacque pensando proprio alla contrada Cinque Rose in cui prosperavano i vigneti. Il vino fu un successo e il mercato oggi lo premia ancora.

Il Five Roses di Leone De Castris ha insegnato al Paese che il rosato non è solo un completamento di gamma, ma può diventare storia.

Vino rosato 2024, Piernicola Leone De Castris con il figlio -Ph. Archivio personale Leone De Castris
Vino rosato 2024, Piernicola Leone De Castris con il figlio – Ph. Archivio personale famiglia Leone De Castris

Vino rosato, quale scegliere? Guida ai luoghi

Per evitare di rimanere in piedi nella corsia dei vini a fissare le etichette, vi daremo anche informazioni su quali vini rosati dovreste cercare quest’anno.

Sebbene i vini rosati siano prodotti in tutto il mondo, ci sono alcune regioni specifiche che si distinguono per la qualità dei loro vini e per il modo in cui dominano il mercato. La Provenza sicuramente offre un esperienza gustativa e sensoriale e importante, ma anche Italia e Grecia non sono da meno.

Rosato italiano

In Italia c’è un gran numero di regioni di qualità da esplorare. Partendo da nord, il Piemonte produce alcuni fantastici rosati da Nebbiolo e Freisa, mentre il Friuli offre alcuni meravigliosi esempi di Ramato, ottenuto da Pinot Grigio. Scendendo lungo est, si può anche iniziare a guardare il vino rosa del Veneto e dell’Abruzzo, tra i maggiori centri di produzione di rosé in Italia.

In generale, il rosé italiano è più vivace e robusto di quello francese, più apprezzato quindi da chi ama i sapori più decisi. Se volete invece provarne uno dalle tonalità più delicate, vi diremo tra poco, ma intanto rimaniamo sugli italiani.

Se dovessimo consigliare infatti un solo rosato italiano che caratterizzi il Paese e offra qualcosa di diverso, vi porteremmo decisamente a sud, per provare il Pietradolce Etna Rosato, vino rinfrescante, ottenuto dall’uva siciliana Nerello Mascalese. Perfetto per le serate estive (ma anche autunnali) e per l’ottimo rapporto qualità – prezzo.

Uno sguardo alle origini del rosé: Provenza

La Provenza è sempre stata la “cintura nera” dei vini rosé. I vini di questa regione rappresentano il 95% dei rosé di qualità superiore presenti sul mercato, ed è persino diventata un luogo popolare per le celebrità che si avventurano nella produzione di vino. La produzione qui è dominata dal metodo della pressatura diretta, anche se alcuni produttori scelgono di produrre i loro vini attraverso la “saignée”.

Se cercate qualcosa di elegante e autentico, vi suggeriamo questi quattro vini provenienti dalla Provenza e dalla Costa azzurra, e che potete trovare tranquillamente anche online: Whispering Angel 2023, Miraval Rosé, Chateau Saint-Maur L’Excellence Rosé, Favori Chateau Favori Provenza, Pètale de Rose.

vino rosato 2024 - Pètale de Rose
Vino rosato 2024 – Pètale de Rose

Ritorno ad Itaca: il rosé greco

Negli ultimi anni, i produttori greci hanno messo da parte i vini rosati dolci e caramellosi e hanno prodotto alcune versioni uniche e audaci con uve autoctone. Mantinia e Cefalonia sono ottime regioni da tenere d’occhio, ma per il nostro consiglio ci dirigiamo verso la splendida Salonicco, in Macedonia.

 E qui ci sentiamo di consigliarvi il Ktima Gerovassiliou Xinomavro Rose 2022, che offre qualcosa di completamente diverso dal rosato provenzale. È prodotto al 100% con Xinomavro, un’uva notoriamente robusta, acida e scura. È concentrato, ricco di bacche rosse, erbe e mineralità, e deve essere provato da tutti i nerd del rosé.

Siete pronti per scegliere il vostro rosato preferito? vi consigliamo di non andare mai sotto i 10-12 gradi di freschezza, perché il ghiacciato anestetizza il gusto, né ovviamente di consumarlo totalmente caldo. “In medio stat virtus!”

Sì ma dove posso acquistarli?

Per i vini suggeriti, vi consigliamo 8wines, altrimenti altre app di delivery come Bernabei o Tannico.

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Pubblicato il
11/10/2024