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La giornata mondiale della risata con i migliori comici italiani

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Siamo abituati da qualche tempo ormai a sentir festeggiare ogni giorno la giornata di qualcosa di diverso: ebbene, la prima domenica del mese di maggio può valere davvero la pena festeggiare questa ricorrenza, perché è la giornata mondiale della risata. Per fortuna l’umore del Belpaese, forse aiutato dal tempo soleggiato e dai panorami colorati, ha sempre avuto una ricca tradizione comica a cui potersi rivolgere se si ha bisogno di una sana risata.

Festeggiamo la giornata mondiale della risata con i migliori comici italiani

Senza dover stare a scomodare i latini inventori della satira, basti pensare ai tanti comici che hanno affollato e affollano i sabati sera e i cabaret televisivi e non solo. Se il XI secolo è l’epoca delle stand-up comedy, il secolo scorso è stato sicuramente il periodo d’oro per quanto riguarda i film comici e i varietà.

Per onorare la giornata della risata quale idea migliore se non addentrarsi in un viaggio che attraversi il nostro paese da Nord a Sud. Perché, lo sappiamo, una delle bellezze dell’Italia è che la cultura, le tradizioni, i caratteri, e quindi anche l’umorismo, cambiano moltissimo da regione a regione, e quindi i migliori comici italiani sapranno sicuramente strapparci una risata, o più di una!

La giornata mondiale della risata al Nord: Vianello e Bramieri

Partiamo come è solito dal Nord, dove ci attendono due padroni indiscussi della comicità via cavo.

I nonni simpatici d’Italia: Sandra e Raimondo

Raimondo Vianello ha bisogno di poche presentazioni, anche per i più giovani, perché è rimasto una presenza costante nella televisione degli italiani fino agli ultimi anni passati con l’inseparabile compagna di risate e di avventure Sandra Mondaini. Quello che forse si sa di meno è che Vianello è nato a Roma, ma il suo à plomb tipicamente milanese ce lo ha fatto presto scordare. Sono stati la coppia di amici e i nonni simpatici di tutti gli italiani.

comici italiani Raimondo Vianello e Sandra Mondaini
L’emblema di Casa Vianello che si chiudeva puntualmente con la scena di Sandra con la litania “che barba che noia, che noia che barba” seguito da un rassegnato “Buonanotte!”

 

Di loro infatti tutti ricorderemo il programma Casa Vianello, che è infatti andato in onda dal 1988 al 2007 e ha accompagnato intere generazioni al motto di “Che noia che barba, che barba che noia”. L’immagine di Sandra e Raimondo seduti a letto, che scambiano le loro battute prima di andare a dormire, è un ricordo indelebile che corona una carriera iniziata negli anni ’50 accanto a Tognazzi, con cui Vianello ha condiviso il palco al suo esordio.

La risata contagiosa di Gino Bramieri

Legato da un rapporto di amicizia con la coppia di comici, Gino Bramieri è invece un nome che si associa più alle sue barzellette, al suo aspetto simpatico e alla sua risata contagiosa. Era, infatti,  lui il primo a ridere delle sue barzellette, le raccontava inframmezzate dalla sua allegria e intratteneva le case degli italiani nei sabati sera delle televisioni in bianco e nero. Negli anni Novanta, ha vestito i panni di Nonno Felice, protagonista dell’omonima sit-com e factotum della famiglia Malinverni. “Nonno-sitter” h24 dei tre nipotini, vivaci e monelli, liberi dal controllo dei genitori, spesso fu0ri Milano per motivi di lavoro. Quante risate tra la genialità di Bramieri e la spontaneità tipica dei bambini… una serie indimenticabile!

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Gino Bramieri in un episodio di “Nonno felice”

Gino Bramieri è passato alla storia anche per il suo drastico cambio di peso: a un certo punto della sua carriera ha infatti perso moltissimo peso e, ovviamente, non poteva che costruire i suoi sketch comici anche intorno a questo aspetto della sua vita condivisa con il pubblico. Il comparto Rai dedicato a conservare la memoria dei personaggi che hanno fatto la storia della televisione italiana ha riservato una pagina agli sketch di Bramieri dove è possibile concedersi piccole pillole di allegria.

 

I migliori comici del centro Italia: Sordi e Proietti

La comicità romana espansiva e rumorosa ha due nomi intramontabili nell’immaginario collettivo, le cui battute ci accompagnano spesso nella quotidianità, non solo nella giornata dedicata alla risata.

Il patrimonio di Gigi Proietti

Viene in mente, ad esempio, lo sketch sull’autobus di Gigi Proietti, una situazione non difficile da immaginare a Roma, come in altre città d’Italia. Il patrimonio lasciato da Proietti è immenso: dall’iconica parodia di Ne me quittes pas di Jaques Brel, reinterpretata in un romano M’hai rotto er ca, al Maresciallo Rocca che per tante sere è comparso in prima serata, fino agli ultimi lavori, il Pinocchio di Guglielmo del Toro uscito nel 2019 e Io sono Babbo Natale, film comico pienamente nello stile di Proietti, che cercava sempre di veicolare un messaggio di speranza e di miglioramento con le sue opere.

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Gigi Proietti mentre canta e recita M’hai rotto er ca, parodia della canzone di Jaques Brel Ne me quittes pas

Ma Proietti ha fatto di più: ha lasciato a Roma un luogo di cultura impareggiabile che è il Globe Theatre di Villa Borghese, un teatro dedicato alle opere di Shakespeare, in lingua originale o tradotte in italiano, in cui lo stesso Proietti spesso ha recitato. Oltre a essere stato uno dei migliori comici italiani, l’immenso Gigi è stato un cittadino verace di Roma che ha vissuto e della cui vibrante atmosfera si è reso partecipe.

 

Alberto Sordi e la sua Roma

Altrettanto connesso con la sua città è ovviamente Alberto Sordi che viene in mente ad esempio nei panni del Marchese del Grillo che passeggia tra le rovine dei Fori Imperiali nell’omonimo film di Mario Monicelli, uno dei film comici italiani sicuramente da vedere, anche nelle numerose rappresentazioni teatrali che ancora vanno in scena.

Comici italiani Alberto Sordi
Alberto Sordi nella celeberrima scena coi maccheroni, nel film Un americano a Roma

Tutti hanno in mente l’immagine di Albertone davanti al piatto di pasta, ricco e da far venire l’acquolina in bocca. Quasi come in un duello, lo affronta con la celebre battuta “Maccherò, m’hai provocato e io me te magno” in Un americano a Roma. Forse, però, non tutti sanno che Sordi ha iniziato la carriera che l’ha portato a essere un’icona della commedia all’italiana come comparsa e doppiatore, dedicandosi poi anche alla radio. Tra i personaggi a cui ha prestato la sua inconfondibile voce, indubbiamente il più famoso è Ollio del celebre duetto comico americano.

 

La risata del sud: Troisi e Totò

Napoli è un luogo speciale che riusciva a far sentire allegro anche un animo mesto e schivo come quello del poeta Leopardi. Non è un caso che abbia dato i natali ad alcune delle figure più emblematiche della comicità italiana, forse complice anche la lingua così espressiva e la convivialità che si respira nelle strade.

Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio… alias Totò

Totò, infatti, così ha costruito il personaggio che per tutti rappresenta il volto del comico per eccellenza, diventando lo “scugnizzo” del Rione Sanità, il quartiere storico di Napoli dove è nato, cresciuto e dove ha intrattenuto i compagni di classe con la sua comicità che mal si adattava però ai banchi di scuola.

Totò e Leo Brandi Lo Scrivano felice film comici italiani da vedere giornata mondiale della risata
il contadino analfabeta che commissiona a Totò, lo scrivano Felice Sciosciammocca, una lettera. Dal film Miseria e Nobiltà

Totò è un comico d’altri tempi: nato alla fine del XIX secolo e nobile di nascita anche se il padre ha faticato a riconoscerlo, presente in video soprattutto in bianco e nero, rappresenta sicuramente un’espressività diversa da quella dei nostri tempi. Nonostante questo, i suoi motti iconici fanno parte della cultura non solo napoletana ma di tutti gli italiani.

I suoi spettacoli, che spaziavano tra cinema e teatro, sono patrimonio di tutta Italia e hanno toccato tutte le figure della varia umanità di cui si può fare esperienza a Napoli. Ciò lo ha reso, senza, dubbio il simbolo della comicità italiana nel mondo che gli è valso il titolo di Principe della Risata.

 

Massimo Troisi, il comico innamorato

A proposito di volti, la città di San Giorgio a Cremano, nell’area della Città metropolitana di Napoli, ha dedicato uno splendido murales, opera di Jorit Agosh, all’immagine del poster del film Il postino, in cui Troisi è stato interprete magistrale e regista, per onorare l’attore che in quella frazione ha avuto i natali.

Massimo Troisi e Philippe Noiret
Philippe Noiret e Massimo Troisi in una scena de Il Postino

Di lui impossibile non citare Non ci resta che piangere, l’iconico film in coppia con l’umorismo toscano di Roberto Benigni in cui i due si ritrovano catapultati nel indietro nel tempo in pieno Rinascimento e ci portano risate con i loro tentativi maldestri di giostrarsi in quest’epoca dalla sensibilità e dalla mentalità così diversa da quella moderna.

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Massimo Troisi e Roberto Benigni in una scena di “Non ci resta che piangere”

Ovviamente, anche in questo film il personaggio di Troisi unisce al lato comico un lato più sentimentale da poeta innamorato che ce l’ha fatto conoscere per quel gusto dolce amaro di affrontare le pene d’amore.

La comicità sarda di Benito Urgu

Una menzione speciale è bene lasciarla al personaggio di Benito Urgu, che ha saputo associare la comicità con l’espressione della propria cultura, quella ricca di tradizioni della Sardegna. Urgu ha raggiunto il successo cavalcando l’onda delle canzoni tormentone degli anni ’70 e ’80, di cui faceva dischi interi di parodie, mischiate a messe in scena in costume sardo.

Comici italiani Benito Urgu
Il comico sardo durante una delle sue partecipazioni televisive sulle reti RAI

Urgu è stato poi conosciuto dal grande pubblico con spettacoli trasmessi su Rai 3, ma la sua carriera è stata principalmente improntata sulla musica, esplorando un genere di comicità poco affollato ma che unisce l’appeal delle melodie che tutti conoscono alla capacità di costruire immagini ardite, talmente assurde da suscitare le risa degli ascoltatori.

Ogni scusa è buona per portare un po’ di allegria, e questo è il contributo della cultura italiana e dei suoi migliori comici alla giornata mondiale della risata!

Pubblicato il
7/05/2023
Scritto da