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La Galleria Borbonica di Napoli è l’attrazione turistica più apprezzata d’Italia

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La Galleria Borbonica di Napoli, in via Morelli, con il 97,5 per cento di commenti positivi, è il sito più apprezzato e ammirato d’Italia dai turisti: è questo il risultato della ricerca del portale di apprendimento Preply, condotta sulle attrazioni con almeno 1.500 recensioni nelle città più popolose d’Italia.

La Galleria Borbonica il sito più apprezzato d’Italia

“È uno straordinario risultato che voglio condividere con tutto lo staff, le guide ed i volontari senza i quali questo risultato non sarebbe stato possibile. Mi sembra di vivere un sogno, questo risultato straordinario per noi e per la città di Napoli è un riconoscimento che ripaga di anni di sacrifici” – ha dichiarato il geologo Gianluca Minin, Presidente dell’Associazione Borbonica Sotterranea.

A mettere insieme i dati e a compiere un’analisi dettagliata, basata sui giudizi espressi dai visitatori su oltre 3000 luoghi d’interesse, è stata la piattaforma Preply, il portale online per l’apprendimento delle lingue che mette in contatto i suoi 32 mila insegnanti di oltre 50 lingue con centinaia di migliaia di studenti in oltre 180 Paesi del mondo.

Il sito ha stilato una graduatoria che partendo dai luoghi d’interesse che si sono rivelati più deludenti agli occhi dei visitatori per servizi offerti e comodità di fruizione, finisce con il conferire anche la “palma” del migliore, che è andata, appunto, alla Galleria Borbonica.

Infatti il 97,5 per cento dei fruitori ne ha apprezzato oltre che l’unicità anche la preparazione e la cortesia del personale dell’attrazione più conosciuta della Napoli sotterranea, luogo pieno di misteri, storia e fascino. La casa di Giulietta a Verona, invece, è l’attrazione turistica d’Italia che più delude i visitatori, subito dopo c’è il parco dei divertimenti Fiabilandia di Rimini.

Gli altri siti della classifica Preply

Note positive dell’analisi di Preply riguardano anche il Duomo di Parma (97 per cento di consensi) e il Pantheon di Roma (95), che si posizionano davanti al Colosseo (93) riconosciuto come l’attrazione con il maggior numero di visitatori in Italia.

Ma la graduatoria finale è stilata in base ai giudizi negativi che pongono ai “primi” posti, oltre che i siti già citati di Verona e Rimini, anche ad esempio la Scalinata di Trinità dei Monti, il Ponte di Rialto (uno dei simboli di Venezia), il parco archeologico della Neapolis di Siracusa e, per tornare alle cose campane, il Castel Nuovo di Napoli i cui visitatori si sono detti delusi a visita conclusa.

La Galleria Borbonica, uno dei percorsi più affascinanti e suggestivi della città, vanto dell’ingegneria civile borbonica, si estende sotto la collina di Pizzofalcone, nei pressi di Palazzo Reale. Fu il re Ferdinando II di Borbone, noto come Re Bomba, ad avviarne la realizzazione, nel 1853, era necessaria una rapida via di fuga, verso il mare, per la famiglia reale in caso di tumulti e un collegamento con la reggia per le truppe acquartierate presso le due caserme della Cavallerizza e della Vittoria alloggiati nelle caserme di Chiaia.

I lavori vennero affidati all’architetto milanese Errico Alvino, che aveva progettato una galleria a due corsie con due marciapiedi ai lati, che collegasse il Largo della Reggia (l’odierna Piazza Plebiscito) a piazza Vittoria, passando al di sotto della collina di Pizzofalcone.

Dove si trova e come è composta la Galleria

I lavori durarono tre anni, il Tunnel Borbonico venne inaugurato il 25 maggio del 1855, con il passaggio di Ferdinando II, ma restò aperto al pubblico per soli tre giorni. La galleria chiuse definitivamente per motivi economici e per la decadenza dei Borbone con l’arrivo dell’unità d’Italia. L’opera non fu mai completata e si fermò, dopo 431 metri, nel cortile alle spalle del colonnato di Piazza del Plebiscito. Durante gli scavi si ritrovarono la rete di cunicoli e cisterne dell’antico acquedotto voluto da Cesare Carmignano (1627/29) e alcune cavedi tufo, come quella di Carafa, utilizzate nel ‘500 per costruire alcuni edifici della zona e tratti di percorso di epoca greca e romana.

Inoltre, si realizzarono pozzi verticali di ventilazione e un ponte lungo 20 metri e alto 10 metri. Durante il periodo bellico, tra il 1939 e il 1945, la Galleria fu utilizzata come rifugio antiaereo, infatti gli ambienti furono allestiti con brandine, elettricità e arnesi da cucina utili per vivere qualche giorno nel sottosuolo.

Vi trovarono riparo dai 5.000 ai 10.000 cittadini, molti dei quali rimasero senza casa durante i bombardamenti subiti da Napoli sia dagli alleati sia dai tedeschi. In seguito, fino agli anni ’70, fu usato come Deposito Giudiziale Comunale, dove veniva immagazzinato tutto ciò che era stato estratto dalle macerie a seguito dei bombardamenti, oltre al materiale recuperato da crolli, sfratti e sequestri. Dal 2005 la struttura è tornata all’attenzione dei geologi.

Tra i diversi interventi che hanno interessato la Galleria Borbonica, vi è soprattutto quello del restauro e dell’esposizione delle auto e moto d’epoca rinvenute sotto cumuli di detriti, insieme a statue di epoche diverse, tra cui il monumento funebre di Aurelio Padovani, capitano dei bersaglieri nella Prima Guerra Mondiale.

Dopo vari lavori di scavo e messa in sicurezza, il sito è stato aperto al pubblico dall’Associazione Culturale “Borbonica Sotterranea” il 29 ottobre 2010 che, con il supporto di volontari, ha ripulito dai detriti accumulati le cavità, permettendo così di creare un percorso sotterraneo di incredibile interesse culturale.

Nel settembre 2013, grazie alle continue campagne di scavo, è stato ritrovato un secondo, enorme rifugio antiaereo su più livelli e più grande. Dopo vari lavori, è stata intercettata anche la scala di accesso da palazzo Serra di Cassano. Il 30 gennaio 2016 questo sito è stato aperto al pubblico.

Quali sono i percorsi accessibili?

La Galleria Borbonica offre quattro tipologie di percorso e permette un’immersione in due secoli di storia scendendo a 40 metri di profondità tra tunnel e cunicoli:

si può scegliere tra il Percorso Standard, dove si passeggia all’interno della Galleria, nei settori del ricovero bellico e nelle cisterne dell’acquedotto, in un viaggio suggestivo alla scoperta della Napoli Sotterranea, il Percorso Avventura, in cui si ammirano cisterne del ‘500 e del ‘600 e si naviga su una zattera lungo il corso d’acqua sotterraneo creato dalle falde acquifere, il Percorso Speleo, il più lungo ed emozionante, dove, con elmetto, tuta ed imbraco, si esplorano i cunicoli e le cisterne dell’antico acquedotto sotterraneo, e la Via delle Memorie, accessibile a tutti, durante il quale si cammina tra i rifugi bellici.

Alcune sale, con le loro suggestive pareti in tufo, possono ospitare anche eventi teatrali, musicali, di danza, mostre d’arte o sfilate di moda. Diventata un’importante attrazione turistica, la Galleria, nota anche come Tunnel Borbonico, ha tre ingressi: uno vicino Piazza del Plebiscito, un altro nei pressi di Piazza dei Martiri, in via Domenico Morelli, e l’ultimo a Palazzo Serra di Cassano. Un’ottima occasione per vivere un’avventura coinvolgente, entusiasmante e travolgente nel sottosuolo partenopeo.

Per maggiori informazioni Clicca qui

http://in-italy.eu

Pubblicato il
22/08/2023