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Usanze ed origini del Pesce d’Aprile in Italia

StagionePrimavera

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Quando si tratta di usanze e tradizioni popolari, proliferano un’infinità di ipotesi circa le reali origini e paternità.  Il Pesce d’Aprile, infatti, non rappresenta un’ eccezione. Diverse nazioni, con le loro singolari e divertenti leggende, se ne contendono l’invenzione. Andiamo per gradi e iniziamo col vedere, innanzitutto, di cosa si tratta.

 

Significato del Pesce d’Aprile

Indipendentemente dalla città o regione di nascita o dalle innumerevoli versioni esistenti, tutto il mondo è concorde su un punto: questa giornata, ovvero il 1° Aprile, è dedicata agli scherzi più disparati da fare agli amici, parenti, colleghi o a chiunque vi venga in mente. Attenzione, però, non confondetelo con una vendetta… si tratta di burle che comunque restano nel limite della decenza e che, ovviamente, variano in base alla confidenza con il/la malcapitato/a.

Dall’intramontabile scherzo telefonico, a un caffè con il sale al posto dello zucchero o una finta vincita alla lotteria,  insomma, tutto ciò che possa concludersi con una risata e non con una lite…  Per attuare un Pesce d’Aprile a effetto ed efficace, non guasta studiare il carattere e l’indole della vittima prescelta. Ma mi raccomando, come recita un famoso proverbio italiano, lo scherzo è bello quando dura poco e, soprattutto, non strafare!

 

Il Pesce, simbolo di questa bizzarra usanza

Il motivo per cui, fra una gran moltitudine di specie faunistiche, si sia optato proprio un pesce risiede probabilmente nella natura silenziosa e mansueta dell’animale che, di per sé, abbocca all’amo, facile preda dei pescatori.  In generale, è una metafora per indicare le persone ingenue e credulone. A quanto pare, però, la scelta sembrerebbe essere ricaduta su questa docile creaturina acquatica a causa di una leggenda che vede protagonisti nientepopodimeno che Antonio e Cleopatra.

Pesce che abbocca
Il pesce che abbocca è l’emblema delle persone credulone

Il politico, condottiero e triumviro romano, temendo la sconfitta in una competizione di pesca, ordinò ad uno schiavo di attaccare i pesci all’esca. Tuttavia, la scaltra regina d’Egitto, scovato l’inganno, fece applicare un enorme pesce finto avvolto nella pelle di coccodrillo. Come si suol dire, pan per focaccia o, ancor meglio, chi la fa l’aspetti!

Un’ulteriore ipotesi associata al pesce vedrebbe coinvolta la figura di beato Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia. Una storia vuole che salvò un presunto papa da una lisca di pesce rimasta di traverso nella al pontefice.  Da quel giorno, dunque, nella cittadina friulana, ogni 1° Aprile era d’obbligo mangiare solo piatti di pesce.

 

Perché il Primo Aprile?

Tradizionalmente, questa è la giornata in cui tutto è permesso: scherzare, giocare, mettere in imbarazzo le persone o diffondere notizie palesemente false e tendenziose. Addirittura, un antico adagio recita letteralmente Ad Aprile, matti e bambini fai uscire, proprio ad indicare di mandare la gente allo sbaraglio in cerca di qualcosa di immaginario, inesistente e fittizio. Tuttavia, una base meno leggendaria sarebbe associata ad una testimonianza dello storico Valerio Massimo e rintracciabile in un’usanza degli Antichi Romani.

 

L’evento romano precursore del Pesce d’Aprile

A celebrare l’arrivo della primavera, il dominio della luce sull’oscurità durante la stagione più mite, i Romani vantavano un’autentica istituzione in tal senso: le Hilaria. Come è facile intuire dal termine latino di genere neutro, dal latinohilaris“, gioioso, le Ilarie sono le festività che si celebravano a Roma tra il 25 e il 26 marzo in onore della dea Cibele, madre di tutte le divinità.

In questo tipico e peculiare giorno, tutto era concesso. Scherzi, giochi, camuffamenti e travestimenti durante i quali era permesso assumere le sembianze di chiunque, persino personalità autorevoli ed illustri senza correre il rischio di essere puniti. Una sorta di Carnevale dove si permettevano ufficialmente burle o scherni per esorcizzare la troppa solennità e scaricare le tensioni accumulate nella più totale e piena libertà.

 

Genova, la prima città italiana ad adottare il Pesce d’Aprile

Città di mare, importante snodo marittimo e centro mercantile, Genova ha sempre goduto del privilegio di essere esposta, aperta e predisposta alle influenze culturali con i popoli con cui entrava in contatto. Incerto, tuttavia, il legame con la tradizione di origine francese, che non trova come tante altre alcun fondamento plausibile né testimonianze.

Vista sul Porto di Genova
Suggestiva vista del Porto di Genova

Il dato certo è che, tra il 1860 e il 1880, la Superba fece propria tale usanza proprio a seguito dello sbarco di qualche marinaio d’oltralpe. Dunque, che furono i francesi ad esportare questo goliardico festeggiamento in patria, e non viceversa.

 

Qualche scherzo da fare coi bambini

Il 1° Aprile è indubbiamente l’occasione per liberare, o meglio, scatenare la fantasia la creatività dei più piccini. Può tornare divertente disegnare un pesciolino su un foglio di carta da attaccare con lo scotch sulla schiena dello/a sventurato/a o su un post-it corredato del più estroso messaggino senza rivelare la propria identità. Tuttavia, è concesso anche qualche scherzo innocente e innocuo, da effettuare sempre sotto la stretta sorveglianza di un adulto. Occhio! Oggigiorno, suonare i citofoni dei palazzi, ovvero il passatempo preferito dai bambini e adolescenti fino agli anni Novanta, è reato! Giocare è bello, ma i tempi ahimè sono cambiati.

 

Google e Il Pesce d’Aprile

Sapevi che nemmeno il gigante Google è immune al Pesce d’Aprile? Ebbene, eccoti una rapida ma fitta carrellata dei migliori scherzi.

  • Iniziando dal 1° Aprile del 20o2, Google aveva svelato, con non poco divertimento tra la rete, la tecnologia sottendente il suo PageRank, ovvero il PigeonRank: un infinito stormo di piccioni addestrati sarebbe il motore che muove il suo Impero.
  • Si replica nel 20o4 quando, il Colosso, pubblica annunci di lavoro alquanto fuori dal comune: un’astrusa ricerca di personale per il suo centro di ricerca per la sua sede sulla Luna.
  • Ancor più assurdo, il TiSP, il Toilet Internet Service Provider. Nel 2007 propone una connessine a banda larga disponibile per tutti, gettando semplicemente un cavo di fibra ottica nel water e tirando lo sciacquone.
  • Nel 2008 Google riesce nuovamente ad esasperare l’intero pianeta. Infatti, ogni singolo video presente in home su YouTube rimandava, puntualmente e inesorabilmente, al brano “Never Gonna Give You Up”.
  • Il 2010 è la volta di un’ennesima geniale trovata. Si tratta di Google Translate for Animals, un traduttore in grado di parlare persino il linguaggio dei cani e dei gatti.
  • L’anno seguente escogita il Google Wallet Mobile ATM, un dispositivo da applicare agli smartphone per prelevare denaro senza la necessità di recarsi in banca.

La lista è ancora lunga e divertente. Se vuoi saperne di più, non devi far altro che metterti sul motore di ricerca e digitare le keyword Pesci d’Aprile Google.

 

Il Re degli Scherzi per antonomasia: il Marchese del Grillo

Anche se in apparenza potrebbe sembrare poco attinente, il personaggio iconico del Marchese del Grillo, interpretato magistralmente dall’indimenticabile Alberto Sordi, è quanto di più rappresentativo del concetto che abbiamo esposto finora. Il nobile Onofrio, annoiato dagli ozi della vita aristocratica in cui era “ingabbiato” dalla sua famiglia cattolica e bigotta, trova nello scherzo il suo stile di vita, un modus operandi quotidiano che non risparmia nemmeno l’autorevole e sacra figura di Pio VII, nel film l’irresistibile Paolo Stoppa.

 

Una scena de Il Marchese del Grillo
La famosa scena di Gasperino il carbonaro sostituito al Marchese Onofrio del Grillo. Photocredits: Screenshot catturato da Catturato personalmente da Luca Z.za

Il suo carattere goliardico, per certi versi, ha lasciato numerose tracce nell’indole più verace della romanità non solo dell’epoca papalina di altri tempi, bensì nei tratti distintivi degli odierni cittadini della Caput Mundi. Equivoci, beffe e scambi di persona sono il filo conduttore di un’eccellenza del cinema italiano, una sorta di spiegazione scientifica della teatralità e della risaputa simpatia dei romani.

E se ti abbiamo ispirato abbastanza su come sbizzarrirti al meglio per questa amena e spassosa ricorrenza, che aspetti? Mettiti alla prova e dà il meglio di te!

 

 

 

 

 

Pubblicato il
31/03/2023