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Buona ripresa a tutti!

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Cari lettori di In Italy,

come state? So che può sembrarvi strana questa domanda. In genere gli editoriali dei Direttori si aprono sempre con grandi incipit i quali, a dire il vero, il più delle volte servono a soddisfare l’ego di qualche collega e non a preoccuparsi di cosa potranno pensare coloro che leggono.

La mia domanda non è retorica, anzi. Come sapete questo giornale si occupa di Made in Italy, cerchiamo con tutte le nostre forze di darvi dei contenuti originali e proviamo a farvi scoprire anche delle cose che del nostro meraviglioso paese magari sono poco conosciute. Anche in questo mese di Agosto abbiamo provato a farvi compagnia, grazie al lavoro dei nostri collaboratori che non hanno risparmiato energie per fornirvi i contributi che avete, spero, apprezzato.

Ma torniamo alla mia domanda. Ve la pongo perché so bene che non tutti si sono potuti permettere delle vacanze, che non tutti hanno potuto godere del nostro mare e delle nostre montagne. E anche quelli che lo hanno fatto, questo dicono i dati, sono riusciti a farlo molto meno che negli anni passati.

Sapete che nella policy di questo giornale non c’è il voler fare Politica. Ma sapete anche che Politica, dal latino Polis, è tutto ciò che ci circonda e che ci riguarda.

Per questo parlare di Sanità, di Lavoro, di tutela delle aziende e dei diritti delle persone, è parlare di Italia. Degli italiani. Se non cresciamo come paese, tutto e tutti, avremo meno opportunità. La crescita non si misura solo con il famoso PIL ma anche con la felicità, con la serenità e anche con la soddisfazione individuale e collettiva di una comunità. Di questo si occupano in pochi. Ed è un errore.

Parlare del Made in Italy non significa soltanto parlare delle nostre bellezze paesaggistiche, museali, architettoniche, culturali ed archeologiche. O della nostra assoluta eccellenza nel settore della enogastronomia. Vuol dire occuparsi delle persone e non soltanto delle cose. Ecco. Sappiamo che quelli a venire non saranno mesi facilissimi.

E non sta a me e non è magari qui il luogo o il momento per fare una analisi più approfondita e giusta sullo “stato dell’arte”. In tutto ciò siamo tutti scossi da alcuni gravissimi fatti di cronaca avvenuti di recente che hanno riguardato ragazzi e ragazzini (penso a Palermo e a Caivano in particolare, dove la Premier Meloni ha annunciato una visita).

Quello è che tutti coloro che hanno responsabilità di Governo, a tutti i livelli di qualsiasi colore politico e bandiera di partito essi siano, si rendano conto che è arrivato il momento di siglare un nuovo grande patto sociale.

La difesa dei diritti dei lavoratori, la salvaguardia delle nostre aziende sane, il futuro dei nostri giovani, la tutela dei nostri anziani, l’intoccabilità dei nostri diritti sociali e delle nostre libertà individuali. Sono tutti temi enormi e nessun italiano che conosco si pone il problema se queste cose siano di destra o di sinistra. Sono, almeno dovrebbero essere, patrimonio comune. Per continuare a vivere, a star bene e a sentirsi a casa “In Italy”occorre un grande, sincero, straordinario sforzo collettivo. Noi ci siamo.
Auguri e buona ripresa a tutti voi!

Pubblicato il
30/08/2023
Scritto da