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Occupiamoci degli Italiani, con disciplina e onore

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L’estate sta finendo e un anno se ne va sto diventando grande lo sai che non mi va. Oppure potremmo dire che l’estate è finita e i bar sono chiusi per ferie. Sicuramente avrete riconosciuto le strofe degli intramontabili successi dei Righeira o di Erminio Sinni che ho utilizzato per aprire questo editoriale. La bella stagione termina qui e si riprende con la vita di tutti i giorni fra lavori sicuri e precari, la scuola e l’università e tutta la routine del nostro quotidiano.

Un nuovo anno per gli italiani e per il Mondo intero

Si apre un anno impegnativo per il nostro paese e per il mondo intero, gli occhi di tutti sono rivolti verso la grande sfida delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti d’America del 5 Novembre. La battaglia elettorale fra Kamala Harris e Donald Trump è assolutamente aperta ed è davvero difficile azzardare un pronostico.

Ma è indubbio che siano elezioni importantissime anche per gli scenari internazionali futuri. La guerra in Medio Oriente e quella in Ucraina sono ancora in corso e chiunque siederà alla Casa Bianca dovrà assumere una iniziativa più incisiva per il cessate il fuoco.

Il carovita per gli italiani

Gli strascichi di questi conflitti si avvertono anche in Italia dove, fra aumenti vari, il costo della vita è aumentato in maniera sensibile a fronte del fatto che gli stipendi sono sempre gli stessi.

Le famiglie italiani fra rincari che riguardano energia, sanità pubblica e materiale scolastico dovranno affrontare una ripresa dura e non c’è davvero tempo per le polemiche inutili.

Le idee di Initaly

Questo giornale non ha mai preso posizioni nette sul piano politico.

Raccontiamo il made in Italy grazie all’impegno dei nostri bravissimi redattori, dell’area social e alla volontà dell’editore di continuare a investire in questo progetto.

Per questo l’unico assillo che abbiamo è quello di difendere e tutelare tutto ciò che riguarda le nostre straordinarie eccellenze.

Proprio per questo non parteciperemo alla gara di chi riesce a guardare meglio dal buco della serratura. I fatti privati di chi ci governa restano tali.

Il tema, comunque, resta il fatto che chi giura sulla Costituzione si impegna ad esercitare le sue funzioni con disciplina ed onore.

Non si chiede di più, ma neanche di meno.

Gli italiani chiedono risposte concrete ai propri bisogni crescenti, settori importanti come quello del cinema manifestano una critica rispetto ad alcune norme recenti che rischiano di danneggiare la sua crescita, il ricchissimo sistema museale del paese si aspetta che il buon lavoro fatto in questi anni non venga disperso.

Pompei non può certo essere associata a scandali più o meno edificanti e le opere messe in cantiere richiedono un sussulto di responsabilità a vari livelli.

L’Italia ha più volte dimostrato di essere un paese resiliente e capace di grandi riscosse. Non è un tema di destra e sinistra.

Il bene comune, la tutela dei diritti fondamentali, il sostegno alle imprese che investono, la sburocratizzazione radicale, gli investimenti in cultura e ricerca scientifica, la capacità di valorizzare l’italianità dei nostri prodotti sul mercato internazionale, la difesa del nostro sistema della conoscenza (scuola, università).

Se vogliamo parlare di Italia noi di In Italy consigliamo di farlo su quello che davvero interessa e sta a cuore alle persone.

Non rincorreremo mai il gossip e non spareremo mai sulla croce rosse perchè quello lo fanno gli sciacalli in servizio permanente effettivo.

Ci interessa parlare di futuro partendo dalle nostre radici.

Speriamo di ritrovarci in buona compagnia…buona ripresa a tutti noi!

L’editoriale di Lorenzo Crea

Pubblicato il
14/09/2024
Scritto da