Alessio Stortini esperto di vero lavoro su di sé e scrittore, che vanta già un certo seguito sui social con spunti di riflessione, autocritica e edificazione personale.

Grazie al suo lavoro, centinaia di persone stanno cominciando a riscoprire se stessi e a capire di non essere nella parte sbagliata della propria vita e del mondo.

Oggi lo intervistiamo per portare alla luce il mondo del vero lavoro su di sé, già conosciuto, ed i benefici che offre.

Benvenuto Alessio Stortini, benvenuto nel nostro magazine. Partiamo subito: che cos’è il Mindset?

Io in realtà utilizzo la parola Mindset per abbreviare quello che è un profondo viaggio alla riscoperta della propria verità, della propria meraviglia interiore e quello che è un vero lavoro su di sé.

Il vero lavoro su di sé innanzitutto è la capacità di imparare a controllare i nostri pensieri e le nostre emozioni.

Noi crediamo di pensare, ma in realtà siamo costantemente pensati dall’esterno e poi questo esterno diventa un vero e proprio condizionamento interno, che senza che ce ne accorgiamo, diventa ciò che governa e dirige la nostra vita verso direzioni che neanche avremmo voluto.

Noi siamo anime che hanno un corpo mentale, un corpo emozionale e un corpo fisico. Il nutrimento per il corpo fisico siamo bravi a sceglierlo in modo cosciente, ma non possiamo dire lo stesso per il nutrimento che scegliamo di dare al corpo mentale e al corpo emozionale.

Ecco, il vero lavoro su di sé è una disciplina capace di riconnetterci profondamente con la nostra verità interiore, con il nostro sè superiore. È la capacità di saper nutrire il corpo mentale e il corpo emozionale e di iniziare a pensare in base a quella che è la nostra vera verità e come conseguenza manifestarla appieno in ogni area della vita.

Come ti sei avvicinato a questo mondo, sconosciuto ai tanti, e come mai hai deciso di fare di quest’opportunità la tua vita?

Solitamente, chi inizia un percorso del genere lo fa perché fallisce in qualcosa e anche un po’ per moda ormai, si mette ad insegnare. Io ho fatto l’esatto opposto. Posso dire che avevo tutto (o perlomeno credevo che quello fosse il vero tutto), ma ad un certo punto, proprio nel momento in cui stavo ottenendo il massimo dei risultati, ho sentito una chiamata che ha spazzato via tutto il resto e circa 3 anni fa, all’età di 30 anni, ho mollato tutto per iniziare ad agire nel mondo in base a ciò per cui mi sono realmente incarnato di nuovo.

Ho deciso poi di iniziare a parlare degli argomenti che oggi tratto e mi sono reso conto che sempre più persone traevano vantaggio in ogni area della vita da quelle parole, principi e insegnamenti che scorrevano attraverso me. Così decisi di farne la mia via, perché avevo capito che quella era la mia verità e la mia vera vita.

Ti va di raccontarci che cosa significa per te “ILLUMINATAMENTE”? Sappiamo essere il tuo “metodo” come nasce?

Per me Illuminatamente è un cammino di risveglio. È il cammino dalla corteccia verso la linfa. È un ritorno a casa, in quella casa dove, tutto ciò di cui abbiamo davvero bisogno non se n’è mai andato, ma avevamo semplicemente dimenticato la via per tornarci.

Questo “metodo” nasce prevalentemente da ciò che io sento scorrere attraverso di me e che ho deciso di non frenare più, come facevo anni fa fino al punto da stare molto male. Queste intuizioni poi mi hanno portato a creare un qualcosa di unico, ossia un mix tra le nuove scoperte sull’essere umano e quello che invece nessuno ci ha raccontato con verità per millenni. Nelle parole di Gesù, che come dico sempre non ha nulla a che fare con la religione, sono contenuti dei messaggi, che se compresi, cambiano all’istante l’intera vita di una persona. Ecco, Illuminatamente nasce per riconsegnare in mano all’essere divino-umano il proprio vero Essere.

Il tuo percorso di formazione passa anche per un gran numero di followers. Come può nell’era dei social essere questo metodo realmente compreso ed attuato?

Innanzitutto credo che la verità sia luce e la luce attrae chi è pronto a vederla. Quindi mi riempie davvero il cuore vedere che sempre più persone iniziano a comprenderla.

Il vero lavoro su di sé è mettere in pratica quotidianamente, nella vita di tutti i giorni e in ogni area della vita, quelli che sono dei principi superiori.

Innanzitutto la spoliazione: ossia la capacità di non identificarci più con tutto ciò che ci ha condizionato fino ad oggi.

Poi il riconoscimento: ossi riconoscere la verità che ci abita e decidere quotidianamente, passo dopo passo di manifestarla appieno.

Poi la perseveranza: ossia la capacità di scegliere quella verità al di sopra di ogni cosa e di fare scelte in base ad essa. Allora ecco che, come per ogni altro elemento in questo universo, si creano condizioni (attiriamo persone, situazioni, circostanze e opportunità) tali per cui ci si possa manifestare in tutta la nostra pienezza e meraviglia.

Sei autore anche di alcuni libri. L’ultimo dei quali è “Meraviglia: Tu sei la causa di ogni meraviglioso effetto”.Quanto la scrittura può essere una strada di crescita, di apprendimento e di condivisione rispetto ad un tema così delicato, come è la realizzazione personale?

Innanzitutto, partiamo da che cos’è la realizzazione personale o il desiderio. La realizzazione personale, purtroppo viene scambiata con il dover diventare qualcosa di migliore o qualcos’altro rispetto a ciò che già siamo. Ma non è assolutamente così. Non dobbiamo diventare qualcos’altro ma ricordarci di quello che siamo davvero. Sicuramente la scrittura è un viaggio nel viaggio. Quando scrivo trascendo più velocemente tutte le illusioni in cui viviamo e ho una maggiore capacità di raccontare cosa vive oltre il velo che copre la verità.

Ringraziamo Alessio Stortini per essere stato con noi, ci auguriamo di poter raccontare presto i tuoi nuovi successi.

Ringrazio di cuore, voi per questo opportunità e chiunque avrà voglia di donare il suo sguardo a queste parole.

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