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Il Cilento

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Il Parco Nazionale del Cilento e Valle di Diano: un paradiso tra natura, storia e cultura

Un’Introduzione al Parco

Nel cuore della Campania meridionale, si estende il suggestivo Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, un’area protetta che abbraccia oltre 670 chilometri quadrati di paesaggi diversificati e affascinanti. Questo territorio è un vero e proprio mosaico di bellezze naturali che spaziano dalle vette innevate del Monte Cervati (1.809 metri) alle incantevoli coste frastagliate del Mar Tirreno. Con montagne calcaree, colline ondulate, pianure costiere e valli fertili, il parco offre un’esperienza unica ai visitatori, permettendo loro di immergersi in una varietà di paesaggi mozzafiato.

Biodiversità Straordinaria e Riconoscimento UNESCO

Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è riconosciuto come Riserva della Biosfera MAB dall’UNESCO dal 1997, grazie alla sua straordinaria biodiversità. Questa area vanta oltre 2.000 specie vegetali e 400 specie animali, creando un vero e proprio tesoro naturalistico. Dai boschi di querce, faggi e castagni che adornano le montagne, alla macchia mediterranea e alle zone umide che caratterizzano le pianure, il parco offre un habitat prezioso per una vasta gamma di specie. Tra le specie vegetali più interessanti troviamo la rarissima primula di Palinuro, la ginestra cilentana e l’orchidea papilionacea. La fauna del parco è altrettanto ricca e comprende mammiferi come il cinghiale, il lupo, il capriolo e la lontra, oltre a una varietà di uccelli e rettili. Le acque marine del parco sono un santuario per numerosi pesci, crostacei e molluschi.

Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è una regione intrisa di storia millenaria, dove ogni pietra racconta storie antiche e ogni angolo custodisce segreti del passato. Questa terra, abitata sin dai tempi più remoti, offre una ricca varietà di siti archeologici che permettono ai visitatori di immergersi nelle epoche passate con un’esperienza unica.

Preistoria e storia del Cilento: un viaggio tra testimonianze tangibili e paesaggi millenari

Terre carsiche e primi insediamenti:

Le terre carsiche del Cilento, con la loro ricchezza di grotte, hanno favorito la presenza umana sin dalla preistoria. I primi segni dell’uomo risalgono al Paleolitico medio (circa 500.000 anni fa) e si ritrovano lungo le grotte costiere (da Palinuro a Scario) e interne (Grotte di Castelcivita, Vallo di Diano).

Tracce di culture millenarie:

Testimonianze tangibili di questa presenza sono gli strumenti di pietra disseminati nelle grotte e nei siti archeologici. Attraverso questi reperti, è possibile ricostruire la vita delle prime comunità, che per millenni hanno abitato il Cilento, intrattenendo scambi con i popoli del mare e dell’Appennino.

Età del Bronzo: organizzazione e commerci:

L’Età del Bronzo vide l’affermarsi di un’organizzazione territoriale definita, con rotte di transumanza e commerci che attraversavano i crinali montuosi, dal Tirreno allo Ionio. In questo periodo sorsero luoghi di culto, altari e sculture rupestri come l’Antece dei Monti Alburni. Il Cilento divenne un crocevia di culture, mediando tra Asia e Africa, tra nuragici ed egei, tra villanoviani ed enotri.

L’arrivo dei Greci e la fondazione delle colonie:

Fu forse sulle rotte dell’ossidiana o alla ricerca del rame che i primi Greci giunsero sulle coste del Cilento (intorno al XVII secolo a.C.). Tra il VII e il VI secolo a.C., nacquero le colonie di Pixunte, Molpa e l’antica Poseidonia (poi Paestum), fondata dagli Achei. I Focei dall’Asia Minore fondarono invece Elea (Velia), famosa per la sua Scuola Filosofica Eleatica e la Scuola Medica.

Incrocio di popoli e culture:

A partire dal IV secolo a.C., Lucani, Romani e Cristiani d’oriente si insediarono nel Cilento, intrecciando commerci, alleanze e conflitti. Il territorio si trasformò in un crogiuolo di culture, dove nacquero abbazie e cenobi che ospitavano riti greci e latini, come la Badia di Pattano e la Cappella Basiliana di Lentiscosa.

Medioevo e dominazioni straniere:

Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (VI secolo d.C.), il Cilento vide l’avvicendarsi di Visigoti, Longobardi e Saraceni. Nacquero abbazie e cenobi con riti misti, lasciandoci capolavori come la Cappella di San Filadelfo a Pattano e gli affreschi della Cappella Basiliana a Lentiscosa.

Normanni, baroni e rivolte:

Nel 1076, i Normanni conquistarono il Cilento, dividendolo in feudi e latifundi. Nei secoli successivi, Svevi, Angioini e altri nobili si contesero il territorio, scatenando rivolte e sofferenze. Tra il XVI e il XVII secolo, la tirannia dei nobilicontribuì alla nascita del brigantaggio.

Verso la libertà e l’identità cilentana:

La lotta per la giustizia e la libertà culminò con il sacrificio di Francesco Saverio Del Giudice, martire a Sanza. Le genti del Cilento e Vallo di Diano riconquistarono finalmente i propri diritti, dando inizio a un nuovo capitolo della loro storia.

Un patrimonio da scoprire:

Il Cilento, con i suoi siti archeologici, i paesaggi millenari e le testimonianze storiche, offre un viaggio affascinante alla scoperta delle sue radici profonde. Un patrimonio da custodire e valorizzare per le future generazioni.

Borghi Incantevoli da Esplorare

Il Cilento è punteggiato da borghi pittoreschi che raccontano storie di vita vissuta e tradizioni autentiche. Acciaroli, con le sue case bianche affacciate sul mare, Agropoli, con il suo centro storico medievale, e Castellabate, un borgo arroccato su una collina con un castello normanno, sono solo alcuni esempi di gioielli da scoprire. Palinuro e Marina di Camerota, con le sue baie e spiagge incontaminate, le grotte preistoriche costiere e Sapri, un borgo marinaro con un ricco patrimonio storico, completano l’offerta di luoghi da visitare.

Ecoturismo: Esperienza Sostenibile e Autentica

Il Cilento offre una vasta gamma di attività per gli amanti dell’ecoturismo, permettendo loro di esplorare la natura in modo sostenibile e autentico. Escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo offrono la possibilità di esplorare i sentieri del parco e ammirare la bellezza del paesaggio. Il birdwatching è un’attività molto diffusa, grazie alla presenza di numerose specie di uccelli migratori. Le spiagge del Cilento offrono un mare cristallino e un’atmosfera tranquilla, ideale per il relax e il riposo.

Futuro Promettente per l’Ecoturismo

L’ecoturismo nel Cilento è in costante crescita, grazie alla bellezza del territorio e all’impegno delle comunità locali nella tutela dell’ambiente e nella valorizzazione delle risorse naturali. Il parco offre una vasta rete di sentieri escursionistici, percorsi ciclabili e itinerari in kayak, permettendo di esplorare la natura in modo sostenibile. Agriturismi e masserie accolgono i visitatori in un’atmosfera autentica, offrendo prodotti tipici e esperienze di vita contadina. Diverse cooperative e associazioni locali organizzano attività di trekking, birdwatching, educazione ambientale e degustazioni gastronomiche, promuovendo un turismo responsabile e rispettoso dell’ambiente.

Potenzialità Inesplorate

Le potenzialità per lo sviluppo dell’ecoturismo nel Cilento sono immense. Il parco potrebbe diventare un modello a livello nazionale e internazionale per la gestione sostenibile del territorio e la valorizzazione delle risorse naturali. Investimenti mirati in infrastrutture ecocompatibili, formazione del personale e promozione del territorio potrebbero attirare un turismo di qualità, creando nuove opportunità di lavoro e di sviluppo per le comunità locali.

Un Impegno per il Futuro

Le amministrazioni locali, gli enti parco e le associazioni ambientaliste sono consapevoli dell’importanza dell’ecoturismo per il futuro del Cilento. Sono in atto diversi progetti per promuovere un turismo sostenibile e responsabile, valorizzando le risorse naturali e il patrimonio culturale del territorio. La collaborazione tra tutti gli attori coinvolti è fondamentale per garantire uno sviluppo sostenibile del Cilento e per preservare questo paradiso naturale per le generazioni future.

Conclusione

Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è una vera e propria oasi di bellezza e storia che merita di essere scoperta e preservata. L’ecoturismo offre un’opportunità unica per valorizzare questo territorio in modo sostenibile, creando benessere per le comunità locali e preservando l’ambiente per le generazioni future. Il Cilento ha tutte le carte in regola per diventare una destinazione turistica di eccellenza a livello internazionale, un modello di sviluppo sostenibile e un esempio virtuoso di gestione del territorio.

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PARCO NAZIONALE DEL CILENTO E VALLO DI DIANO

PARCO NAZIONALE DEL CILENTO E VALLO DI DIANO

Pubblicato il
8/05/2024
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