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4 maggio: Giornata Internazionale dei Vigili del Fuoco

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Il 4 maggio è la Giornata Internazionale dei Vigili del Fuoco che, a livello mondiale, ha lo scopo di ricordare tutti coloro che hanno donato la propria vita per salvare gli altri e per ribadire il ruolo fondamentale, l’impegno e i sacrifici quotidiani di uomini e donne che compiono quest’autentica missione. Il simbolo di questa data commemorativa è un nastro rosso e blu che sintetizza ed evoca gli elementi con cui i pompieri hanno a che fare maggiormente: il rosso per il fuoco e il blu per l’acqua.

Fiocco rosso-blu simbolo della Giornata Internazionale dei Vigili del Fuoco
Fiocco rosso-blu simbolo della Giornata Internazionale dei Vigili del Fuoco

Definiti Eroi di ogni giorno, Angeli in divisa e via dicendo, i Vigili del Fuoco sono unanimemente il corpo più amato dalla gente, in Italia come nel resto del mondo. Sempre pronti a prestare soccorso nelle emergenze di ogni tipo, sostegno, conforto e persino a regalare un dolce sorriso nei momenti più critici e delicati.

Conosciamo insieme i pompieri nella loro componente più umana, calandoci nella loro pelle e vedendo la realtà con i loro occhi.

 

Le origini del Vigili del Fuoco

Il primo a rendersi conto dell’importanza di una protezione della città dal fuoco, costruita in larga parte con un materiale altamente infiammabile come il legno, fu l’imperatore Augusto. Non solo era complicatissimo far fronte ai frequenti episodi di incendi a causa delle brevi distanze tra i diversi edifici e alle torce che fornivano illuminazione, bensì era problematico anche mettere in atto un sistema di tutela e salvaguardia.

Incendio all'epoca dell'antica Roma
Photo Credits: https://www.romanoimpero.com/ – Incendio all’epoca dell’antica Roma

In altre, parole quella che oggi chiameremmo col termine più appropriato di prevenzione. Risalgono, dunque, al 26 e al 6 a.C. le primissime riforme volte a organizzare e regolamentare una situazione piuttosto precaria dal punto di vista della sicurezza.

 

I Militia Vigilum, progenitori degli odierni eroi

Nascono, così, i Militia Vigilum Regime, ovvero un corpo speciale di guardie notturne addette alla sorveglianza dell’Urbs sotto il diretto comando di un Prefectus Vigilum. Sette Coorti di ‘Vigiles’ e 49 Centuries per un totale  di 7.000 circa uomini, reclutati tra i liberti.

Ronda notturna dei Militia Vigilum
Photo Credits: romanoimpero.com – Ronda notturna dei Militia Vigilum

Gli ex schiavi, a pattuglia delle 14 regioni in cui era suddivisa la città, coprivano i 4 turni, vigiliae, dalle 18 alle 6 del mattino successivo. Le antesignane delle caserme odierne (statio) erano collocate in 7 regioni e nelle restanti  7 i moderni distaccamenti (excubitorium). In sostanza, a ogni coorte facevano capo una statio e un excubitorium.

 

L’Excubitorium di Trastevere

Nelle immediate vicinanze di ponte Garibaldi, nel rione Trastevere, ancora oggi, sopravvive un’antica struttura risalente alla fine del II sec. d.C. la cui iscrizione ne testimonia la destinazione d’uso in epoca romana. Si tratta dell’Excubitorium adibito al controllo della XIV regione Transtiberim, facente capo alla VII corte dei Vigiles.

Excubitorium, Trastevere
Photo Credits: romanoimpero.com – Excubitorium, Trastevere

Il suo rinvenimento, che ebbe luogo durante uno scavo negli anni 1865-1866, ha portato alla luce un tesoro incalcolabile dal punto di vista storico. Un vero tuffo nel passato che la suggestiva ambientazione di Trastevere è capace di regalare in ogni suo angolo o scorcio.

 

La nascita dei Pompieri e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Volendo tralasciare gli avvenimenti che si sono susseguiti, è opportuno segnalare che il modello a cui si ispirarono tutti i paesi civili è il Corpo francese dei Sapeurs-Pompiers che, a tutt’oggi, è il nucleo su cui si fonda l’intero sistema antincendio dei nostri vicini d’oltralpe. Proprio dal termine Pompier deriva il termine entrato, poi, nell’uso comune di pompiere, bombero, bombeiro, bomber negli idiomi neolatini.

Vigili del Fuoco durante un intervento
Vigili del Fuoco durante un intervento

In Italia, per riorganizzare l’apparato rudimentale e desueto di matrice medievale, poco efficiente e scoordinato di unità su base locale, fu necessario attendere la proclamazione del Regno d’Italia. Dal 1861 a seguire, ebbe inizio una sorta di allineamento degli isolati corpi di pompieri civici a livello tecnico operativo di attrezzature e mezzi. Fu un processo piuttosto lungo e tortuoso che si concluse solamente con l’istituzione del Corpo dei Pompieri alle dipendenze del Ministero dell’Interno nel 1935.  Infine, il Regio Decreto n. 333 del 27 febbraio 1939, che entrò in vigore solamente verso il 1941-42, sancì la nascita del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

 

“Ogni tanto, in mezzo al caos, si incontra un’incredibile, inesplicabile istanza di responsabilità civile. Forse l’ultimo barlume di fede che la gente ha è nei loro pompieri”

(Kurt Vonnegut, scrittore americano)

 

I Pompieri oggi

Sotto la protezione di Santa Barbara e sotto il  motto DOMAMUS FLAMMAS DONAMUS CORDA – Domiamo le fiamme, doniamo i cuori – che campeggia a chiare lettere nello stemma del Corpo, oggigiorno i pompieri sono parte di un articolato e complesso sistema di Protezione Civile a tutela dell’integrità della vita umana e degli animali, dell’ambiente, degli insediamenti e dei beni storico-artistici da eventuali calamità.

Vigile del Fuoco alle prese con un grosso incendio
Vigile del Fuoco alle prese con un grosso incendio

Oltre alla gestione degli stati emergenziali e degli interventi volti al loro superamento, svolgono un ruolo cruciale con funzioni di polizia giudiziaria nella prevenzione e contrasto agli incendi, nella ricerca e il soccorso a 360 gradi in collaborazione con Forze Armate e di Polizia,  Carabinieri della Forestale, Croce Rossa italiana e Organizzazioni di volontariato.

 

“Se Prometeo si è attirato l’ira del cielo per aver acceso il primo fuoco sulla terra, come dovrebbero onorare tutti gli dei gli uomini che hanno come professione il compito di estinguerlo?”
(John Godfrey Saxe, poeta americano)

 

I Vigili del Fuoco tra occasioni solenni e solidarietà

Oltre alle situazioni di emergenza in cui è richiesta la loro imprescindibile e insostituibile presenza, i Vigili del Fuoco intervengono in veste ufficiale anche in concomitanza di celebrazioni solenni come quella del 2 giugno.  Durante la  cerimonia della Festa della Repubblica, li vedi arrampicarsi sul Colosseo per srotolare un tricolore di 1.600 mq. Uno spettacolo davvero suggestivo e a cui, grandi e piccini, romani e turisti partecipano con interesse ed entusiasmo.

I Vigili del Fuoco durante la parata della Festa della Repubblica
I Vigili del Fuoco durante la parata della Festa della Repubblica

 

In occasione dell’Immacolata, l’8 dicembre, al cospetto del pontefice “di turno”, dal 1949 i pompieri del Comando Provinciale di Roma hanno il compito di deporre una corona di fiori sulla statua della Madonna nei pressi di Piazza di Spagna. Per l’evento, il prescelto sale i gradini di un’autoscala per ben 27 metri e lascia l’omaggio floreale alla Vergine Maria.

Omaggio floreale per la cerimonia dell'8 dicembre
Omaggio floreale per la cerimonia dell’8 dicembre

Inoltre, il 4 dicembre, in onore della loro Patrona, Santa Barbara, le caserme di tutto il territorio nazionale aprono le loro porte per accorciare le distanze con la cittadinanza e mostrare le varie attività quotidiane, tra simulazioni, giochi e festeggiamenti per la gioia soprattutto dei bambini che di questo Corpo sono particolarmente innamorati. Chi di voi, fin da piccolo, non ha sognato di diventare un Vigile del Fuoco?

Santa Barbara, Patrona dei Vigili del Fuoco
Santa Barbara, Patrona dei Vigili del Fuoco

Il duro e faticoso lavoro e gli impegni istituzionali, però, non impediscono ai Pompieri di mostrare il cuore grande attraverso iniziative a scopo benefico, a titolo gratuito e su base volontaria, rivolte soprattutto ai piccoli pazienti ricoverati negli ospedali d’Italia.

Un uovo di cioccolata per Pasqua, un regalino per Natale, o l’arrivo della Befana il 6 gennaio allo scopo di regalare un sorriso in mezzo a tanta sofferenza. È impresso nel DNA dei Vigili del Fuoco, uomini e donne, sempre al fianco della gente, senza paura e con grande coraggio. Oltre ogni pericolo, non temono di mettere a rischio la propria vita al servizio del prossimo.

Grisù, Sam il Pompiere e la Befana
Proto Credits: Dario del Serro- Fonte: https://www.facebook.com/noisoccorritori Grisù, Sam il Pompiere e la Befana all’Ospedale di Sant’Orsola

“Il pompiere paura non ne ha!”  è il ritornello dell’Inno dei Vigili del Fuoco che chiunque intona con trasporto e coinvolgimento. (Clicca sul link per ascoltarlo).  L’amore degli Angeli in divisa è davanti agli occhi di tutti ed è ampiamente ricambiato anche negli stadi! Sì, proprio laddove i tifosi sono poco amichevoli nei confronti delle forze dell’ordine in generale, si alza a gran voce il grido “RISPETTIAMO SOLO I POMPIERI!”

 

Giuseppe “Pino” Filippi, una vita al servizio del Corpo

“La cosa divertente dei vigili del fuoco è che, notte e giorno, sono sempre vigili del fuoco”

Gregory Widen (sceneggiatore e regista americano, ex vigile del fuoco)

Questa frase, apparentemente semplice e banale, racchiude l’essenza pura e verace della vocazione di chi, con enorme coraggio e sprezzante del pericolo, sceglie di diventare qualcosa che rimarrà per sempre come un simbolo marchiato a fuoco. Pompiere, spesso, si nasce o ci si diventa per passione, per profondo senso civico, per legami e tradizioni familiari.

Giuseppe "Pino" Filippi, Caporeparto Esperto in forza al Comando P.le di Palermo
Giuseppe “Pino” Filippi, Caporeparto Esperto in forza al Comando Provinciale di Palermo

Di tutto il periodo passato fino ad oggi nei Vigili del Fuoco, il nostro Caporeparto esperto in forza presso il Comando provinciale di Palermo ci conferma un’esperienza positiva. Giuseppe Filippi non esita ad affermare che se rinascesse, rifarebbe esattamente tutto ciò che ha fatto. Di tragedie e dolori ne ha vissuti ma, nonostante ciò, esser riusciti a salvare vite, estraendo corpi ancora vivi dalle macerie, dalle carcasse incidentate delle auto è la soddisfazione più grande. È davvero il dono più bello per l’impegno e la dedizione di uomini e donne che fanno di questo mestiere una “chiamata”.

 

Caschi e guanti, i primi strumenti dei Vigili del Fuoco
Caschi e guanti, i primi strumenti dei Vigili del Fuoco

Vigile del Fuoco, come un medico che fa il suo giuramento a Ippocrate, lo sei h24, 7 giorni su 7, anche il giorno che dopo aver servito la popolazione e lo Stato per 40 anni, giunge il momento di congedarsi da una grande famiglia. Il cuore di questi Angeli custodi non va mai in pensione, carico e denso di ricordi, dell’adrenalina di ogni singolo intervento.

Vigili del Fuoco durante un intervento
Vigili del Fuoco durante un intervento

Un battito sempre vivo scandito dai momenti concitati di paura che passano davanti agli occhi, ripercorrendo una carriera fatta di anima, di fattore umano, non solo di benemerenze, corsi di specializzazione riconoscimenti e avanzamenti di grado. La collaborazione di tutta la squadra, la fiducia incondizionata nei colleghi per la riuscita ottimale dell’intervento, per portare a termine l’ennesima missione azzerando, quanto più possibile i rischi per tutti. Davvero emozionante, questa testimonianza del Caporeparto Filippi a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per aver condiviso con noi una fetta importante della sua vita.

 

Ubi dolor, ibi vigiles: Nicolò Agresta e il suo libro

Il motto Ubi dolor, ibi vigiles, che in italiano significa “dove c’è il dolore ci sono i vigili del fuoco” è stato preso in prestito dal giovane pompiere Nicolò Agresta per il titolo del suo libro. Nicolò, si è aperto a noi, descrivendoci i suoi primi 10 anni nel Corpo. La sua storia nei Vigili del Fuoco inizia dalla tradizione familiare, ovvero seguendo le orme di suo papà, l’Ing. Gregorio Agresta, uno dei Dirigenti di spicco del Corpo Nazionale, in forza anche presso il Ministero dell’Interno, nonché di diversi zii e cugini che sono anche suoi colleghi. Potrebbe sembrare la classica persona che trova la strada spianata ma, in realtà, il suo destino era segnato!

Simpatica foto di Nicolò Agresta in compagnia della sua cagnolina
Simpatica foto di Nicolò Agresta in compagnia della sua cagnolina

Laureato in Archeologia con specializzazione in Etruscologia, è un ragazzo dai mille interessi e mosso da una grande passione in tutto ciò che fa. Ama il suo lavoro, lo vive con pathos, la divisa gli resta attaccata addosso anche dopo lunghi ed estenuanti turni. Ed è questo, unitamente all’amore per la scrittura trasmessa anch’essa da suo padre, che lo spinge a mettere nero su bianco la sua esperienza da Vigile del Fuoco. Fin da piccolo, ha sempre sognato di diventare uno scrittore e, con grande determinazione, è riuscito a tirare fuori il suo sogno dal cassetto.

Ubi dolor, ibi vigiles di Nicolò Agresta
Ubi dolor, ibi vigiles romanzo a cura Nicolò Agresta

Nella sua opera di narrativa, Ubi dolor, ibi vigiles, racconta il Vigile del Fuoco uomo, incarnato nel protagonista. I pompieri non fanno notizia, lavorano dietro le quinte e, spesso, vengono ritratti di spalle nelle foto sui vari canali tradizionali e media. Nel suo libro intende, appunto, sovvertire questa tendenza e puntare i riflettori sui sacrifici invisibili di uomini e donne al servizio della comunità. Si tratta del primo romanzo in Italia in cui la figura di riferimento è un Vigile del Fuoco. Marco, personaggio immaginario, rappresenta i pompieri di tutto il mondo le cui storie sono reali, basate sul vissuto di Nicolò e dei suoi colleghi: è il mestiere stesso di Vigile.

Vigili del Fuoco stanchi e provati
Vigili del Fuoco stanchi e provati

Sotto la divisa ci sono persone, con paure, angosce, che si emozionano davanti a un anziano solo che li ringrazia e li abbraccia per averli soccorsi. Quel dolce sorriso che li accompagnerà per sempre, insieme alla gratitudine: uno stimolo ad andare avanti nonostante le avversità. Nicolò si lascia avvolgere dall’esistenza altrui, ovvero della persona che assiste, con rispetto e delicatezza.

Grazie Nicolò per aver messo a nudo i tuoi sentimenti. Mi permetto di estendere la mia gratitudine a tutti i pompieri d’Italia e del mondo!

Per chi desidera approfondire ulteriormente, può trovare informazioni sui vari Musei dedicati presenti in Italia o sul sito ufficiale dei Vigili del Fuoco.

 

Foto copertina: autore Kaga tau opera propria

 

 

 

 

 

 

Pubblicato il
3/05/2023