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6 cose da fare assolutamente in Friuli

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Cosa vedere andando in Friuli, tra rilassanti passeggiate nella natura ad avventure in bike.

Il Friuli Venezia Giulia è una delle regioni meno conosciute e più sottovalutate d’Italia. Molto è sicuramente determinato dalla sua posizione geografica, il Friuli infatti non è una regione di passaggio. Si trova al confine orientale dell’Italia, confinando con l’Austria da un lato e la Slovenia dall’altro per poi affacciarsi sul Mar Adriatico.

Il Friuli è sicuramente una regione che stupisce perchè ha proprio tutto: mare, fiumi, città d’arte, una foresta millenaria, laghi, montagne ed una buona tradizione culinaria.
Altro incredibile plus del Friuli è che è poco battuta dal turismo di massa, questo permette di godere appieno delle sue bellezze senza affollamenti.

Ma vediamo cosa non si può assolutamente perdere di questa magnifica regione.

Luoghi da visitare:

1. Il sito Unesco di Aquileia

Aquileia è una città in provincia di Udine, poco conosciuta rispetto a Trieste o Gorizia, ma ricca di storia e di meraviglie da scoprire. Numerosi sono i resti archeologici di epoca Romana che hanno fatto sì che questa cittadina del Friuli venisse denominata “La Seconda Roma”.

 

Gli archeologi che hanno riportato in auge i resti della civiltà decaduta, hanno scoperto che questa piccola cittadina del Friuli un tempo fu un importante centro commerciale fluviale che ha ricoperto nella storia un ruolo fondamentale, tanto da poter essere considerata una delle città più importanti dell’Impero Romano. Aquileia può essere considerata anche il centro da cui, grazie all’evangelista San Marco, si è irradiata la diffusione del Cristianesimo in Europa.

Sicuramente da non perdere è la Basilica di Santa Maria Assunta, la chiesa in stile romano-gotico con una pavimentazione a mosaico policromo da lasciare senza fiato, il più esteso mosaico paleocristiano del mondo occidentale, con i suoi ben 760 mq.

Camminando per la tranquilla cittadina è facile incappare in resti archeologici a cielo aperto, come il sito Archeologico Fondo Cal, dove poter ammirare resti di oratori e case romane appartenenti a diverse epoche.

Aquileia, come anticipato, è stata un importante centro commerciale fluviale, quindi da visitare assolutamente è appunto il meraviglioso Porto Fluviale, esempio meglio conservato di struttura portuale del mondo romano. Lungo un’antica strada costeggiata da cipressi, la Via Sacra, si arriva lungo le sponde del fiume Natissa.

Qui si possono ammirare i resti di mura difensive, magazzini dove venivano conservate le merci ed anche una stazione doganale. Sul retro delle mura, invece, si trovava un piccolo villaggio dove vivevano marinai e doganieri.
Interessante è notare i diversi tipi di banchine e di ormeggi, per le differenti dimensioni delle navi. Questo ci fa ben capire la genialità del popolo romano.

2. La Foresta Millenaria di Tarvisio

In Friuli, al confine con l’Austria e la Slovenia, si estende la più grande area forestale italiana statale, con un perimetro di 168 chilometri e 24.000 ettari. Stiamo parlando della Foresta Millenaria di Tarvisio, in provincia di Udine, nei pressi delle meravigliose Alpi friulane, che comprende inoltre le vallate dei fiumi Fella e Slizza.

Aria fresca per i polmoni di tutta Europa, da vedere con i propri occhi, da vivere e Ascoltare.

É sicuramente una delle aree naturalistiche e ambientali più importanti del paese, ricche di paesaggi suggestivi, fiumi e laghi dove poter rinfrescarsi, come quello di Fusine.

Una foresta simbolo di come sia possibile uno sfruttamento del bosco che però possa essere sostenibile pur generando importante economia.
I tagli annui per ricavare legname riguardano solo 15.000 ettari della foresta e sono regolati da appositi piani per mantenere sempre stabile la naturale ciclicità della copertura verde.

Con tanti appostamenti e una buona dose di fortuna è possibile scorgere alcune delle molte specie che qui abitano. Oltre alle più comuni vale la pena menzionare l’orso, l’aquila reale, lo stambecco, lo sciacallo dorato, il gatto selvatico, la donnola, l’ermellino, la martora, la faina, la puzzola, il tasso e la lontra.

Una delle ricchezza della foresta di Tarvisio è il pregiato Abete Rosso di cui è ricco il territorio. Molti sono quelli da ammirare sotto la cima del Mangarat e nei boschi che circondano i laghi di Fusine e il lago di Predil.

L’abete rosso, albero fondamentale per la sua “risonanza”, è materia prima d’elezione per la costruzione degli strumenti musicali a corda.
Il suo segreto è in alcune anomalie di accrescimento degli anelli annuali. Sono quelle che lo fanno risuonare e che lo rendono ricercato dai liutai per costruire violini, viole e violoncelli. L’albero che canta si trova solo in alcune poche zone europee è il Tarvisiano è una di queste.

Per saperne di più

3. Laguna Grado in bici

Per gli amanti delle lunghe pedalate nella natura, in Friuli sono diversi i percorsi dove potersi avventurare, uno fra tutti è quello della laguna di Grado, elegante cittadina di mare sospesa nell’alto Adriatico fra Trieste e Venezia che annovera un’efficiente rete di piste ciclabili.

Grazie alla Ciclovia Alpe Adria e alla Ciclabile FVG2, Grado rappresenta una località d’elezione per gli amanti della bicicletta e di chi predilige le vacanze a contatto con la natura. La Ciclovia Alpe Adria, eletta miglior pista ciclabile d’Europa, è un affascinante percorso che con i suoi 415 km e circa 30 ore di pedalata, dalle montagne al mare, collega l’Austria al Mar Adriatico.

Il percorso termina a Grado, in un susseguirsi di paesaggi unici, antichi borghi di pescatori ed un centro storico fatto di viuzze, piazzette ed un porto che fa da salotto cittadino accogliente e suggestivo. Attorno, le spiagge di sabbia e la laguna, solcata dai batela, le barche a fondo piatto, in origine a vela o a remi, oggi anche a motore.

Numerosi sono i percorsi ciclabili che narrano la storia del territorio: chilometri di ciclovie, strade sterrate e circuiti da grandi campioni in un mix unico di natura incontaminata e perle d’arte, una vera terra promessa per chi ama praticare il ciclismo.

4. Le Pozze Smeraldine

Le Pozze Smeraldine, in provincia di Pordenone, sono una delle attrattive naturali più belle del Friuli.

Entrando nella Val Tramontina, posto ideale dove trovare un contatto puro con la natura, si può già ammirare la natura rigogliosa che circonda quel luogo fiabesco, fatto di torrenti e splendide sorgenti, come quella Sgurlina, di acqua pura e potabile, ideale per riempire le borracce ed abbeverarsi.

Le Pozze Smeraldine, sono conche d’acqua provenienti dal Torrente Meduna, chiamate così per il loro colore verde scintillante.
Sono una meraviglia selvaggia, incastonata nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane. Un luogo di rara bellezza, tanto da essere menzionato persino da The Guardian, che nel 2014 le ha inserite al quarto posto fra le 10 piscine naturali più incantevoli d’Italia.

5. Lignano Sabbiadoro

Sono moltissime le attività e le esperienze che si possono vivere a Lignano Sabbiadoro, nota meta turistica balneare del Friuli. Relax rigenerante, numerosi sport, percorsi nella natura e divertimento per i più giovani…

Storica località Bandiera Blu, detiene il record di vessilli ottenuti insieme alle località di Grado (GO) e Moneglia (GE), è la famosa sede estiva della celebre manifestazione canora Festivalbar.

Lignano Sabbiadoro è divisa in più zone: la vera e propria Lignano Sabbiadoro, ideale per le famiglie, Lignano Pineta e Lignano Riviera. Ognuno di questi quartieri ha determinate caratteristiche che lo rendono più o meno adatto ad una determinata categoria di persone.

Lignano Pineta, è la zona più frequentata dai giovani, grazie a numerosi locali che ne fanno il centro della movida notturna, come il Tenda Bar e il Kursaal Club, con terrazza vista mare e un tratto di spiaggia per le serate della domenica.

Lignano Riviera invece è la zona più tranquilla della città, frequentata principalmente da famiglie e anziani, o chiunque cerchi un po’ di tranquillità.

Da non perdere il tramonto sulla Terrazza a Mare, situata a Lignano Sabbiadoro, un vero e proprio simbolo di Lignano. Nelle giornate limpide la si vede in lontananza da tutte le spiagge, ed è ormai diventato un vero e proprio punto di ritrovo per turisti e autoctoni.

La nuova Terrazza a Mare è un molo attrezzato con una grande terrazza e ospita un ristorante e un bar. Fu progettata da Aldo Bernardis e recentemente è stata completamente restaurata, dandole una nuova vita. Si tratta di una location in cui si tengono numerosi eventi e conferenze, ma anche molto ambita per i matrimoni: regala infatti una meravigliosa vista sul mare a 360°.

6. Le cantine del Collio

All’estremo lembo orientale del Friuli, in provincia di Gorizia e a ridosso del confine con la Slovenia c’è il Collio. Quel confine che fu per tanti anni sinonimo di chiusura, dal punto di vista geografico, si caratterizza oggi per la presenza di ville, castelli, piccoli borghi incorniciati da circa 1.600 ettari di vigneti.

Quella del Collio è una zona dove si producono una ventina tra le più pregiate varietà di vini. Quest’area crocevia di popoli e di culture è zona a Denominazione di Origine Controllata fin dal 1968.

Dai colli di San Floriano e Oslavia sopra Gorizia a quelli di Ruttars, Lonzano e Vencò sulle sponde dello Judrio, che un tempo segnava il confine fra l’Italia e l’Austria, è un susseguirsi di dolci colline scandite da piccoli borghi, e di vigneti, che si estendono per circa 1.600 ettari.

Questa zona collinare è ideale per rilassanti vacanze nel verde e degustazioni in cantine.
Si sviluppa quasi ininterrottamente lungo una direttrice ideale Est-Ovest, presentando ampie superfici esposte a mezzogiorno, molto adatte a una viticoltura altamente qualificata.

Tale situazione ha favorito fin dai tempi remoti la coltura della vite, introdotta nella zona già in epoca pre-romana. Terra di grandi bianchi, il Collio vede prevalere la produzione dei Pinot, del Tocai friulano, del Sauvignon e del rinomato Collio Bianco, uvaggio DOC.

Pubblicato il
19/08/2023