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Il borgo di Mazzano Romano

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Questo borgo, alle porte di Viterbo e nel parco della Valle del Treja, si erge in parte sopra uno sperone roccioso, particolarità dei paesini della Tuscia. Un’altra, invece, rimane incastonata nella parete di roccia. È estremamente affascinante osservarlo frontalmente, perché sembra voler uscire dalla collina.

 

Storia di Mazzano Romano

Il nome sembra derivi dal nome latino di persona Mattius o Matius, con l’aggiunta di –anus che indica possesso.

Siamo all’interno di un territorio abitato in tempi antichissimi, ovvero nel secondo millennio prima di Cristo, per cui quando nel 700 a.C: a Roma i gemelli ancora venivano allattati dalla lupa, a Narce, vicinissimo a Mazzano, si stavano alzando le barriere difensive e approntando i rituali di chiusura in prospettiva di pericolose invasioni.

Oggi il centro storico che si avvita sulla rupe tufacea e ad ogni vicolo apre prospettive di acque scroscianti, quelle del fiume Treja che scorre all’interno del paese, parla il linguaggio dell’insediamento medioevale e dei passaggi di mano dei conti e dei marchesi che si sono disputati il possesso di questo gioiello così vicino a Roma, eppure dalla storia così antica.

Se il borgo di Mazzano vecchio sembra senza tempo, la nuova Mazzano è linda e ordinata, facilitando cosi l’insediarsi di persone di quelle zone, ma anche provenienti da fuori e che sono alla ricerca di una natura più autentica e incontaminata.

 

Il volere degli Anguillara

Mazzano fu reclamato dalla famiglia Anguillara, che già possedeva Calcata e Faleria, ai Monaci Benedettini. Questi ultimi, tuttavia, non avendo nessuna intenzione di venderlo, diedero inizio a dei conflitti per averne la proprietà. Ci sono anche tracce di scomuniche da parte dei Papi, ma finalmente nel 1526 il Monastero decise di vendere Mazzano agli Anguillara, che acquistarono tutto il territorio, compreso quello di Monte Gelato.

Gli Anguillara regnarono per i successivi 80 anni poi la proprietà passò alla Famiglia Biscia e infine, nel XVII secolo, alla Famiglia Drago. Nel borgo c’è  infatti un palazzo che si chiama il Palazzo del Drago, ancora in piedi e visitabile.

Proprio in memoria di questo evento, a Mazzano, si rievoca questo passaggio storico fondamentale denominato la Giostra delle Contrade il 15/16/17 settembre. Quest’anno ricorrerà la quarta edizione e si festeggerà l’arrivo della famiglia Anguillara a Mazzano, Come attestano la documentazione e le testimonianze, per l’occasione tutto il paese fa festa.

Mazzano storica si trova in una posizione più bassa rispetto al paese nuovo, perché la sua posizione verso la vallata consentiva facile accesso al fiume e tramite la forra era possibile spostarsi velocemente fino a Monte Gelato.

Il borgo di Mazzano Romano
Il borgo di Mazzano Romano

La “Giostra delle contrade” il 15/16/17 settembre

Nasce nel 2018 da un’idea di Francesca Irato, che decide insieme ad altri suoi compaesani di riportare in vita la festa che i loro avi fecero in onore dell’arrivo a Mazzano della famiglia Anguillara.

Si tratta di battaglie fra contrade; queste contrade e i loro nomi sono nate dopo la consultazione di alcune carte storiche, dove non esistevano ancora le case accatastate, ma semplicemente delle carte dove erano descritte le varie abitazioni e i nomi di chi le abitava, una sorta di vecchi “quartieri”. I nomi sono:

  • Contrada de li  Santi: dedicata alla Chiesa di San Benedetto e San Nicola – protettori di questo borgo – purtroppo demolita nel 1940;
  • Contrada de lo Montarello: la parte più alta del borgo dove si trova la torre;
  • Contrada del Barbacane: la zona appena si entra nel borgo. Il nome nasce in ricordo di un muro attaccato al ponte levatoio dell’epoca chiamato Barbacane
  • Contrada de Fora: la parte appena fuori le mura, dove si svolgevano le attività commerciali.

 

Svolgimento della Giostra delle Contrade

Giorno 1: ogni contrada esce dal palazzo del Comune con un Priore/a davanti che porta lo stendardo che li rappresenta; poi c’è una rievocazione storica e benedizione degli stendardi con una cerimonia in chiesa.

La sera festa a tema ha come tema ovviamente il Rinascimento.

Giorno 2: ci sono giochi popolari delle contrade dei bambini; nel pomeriggio il corteo storico delle 4 contrade i cui abitanti sfilano in abiti d’epoca (del 1526), con la banda musicale di accompagnamento; la sera si aprono gli stand gastronomici dove poter assaporare le prelibatezze tipiche del luogo.

Giorno 3: la mattina si apre con giochi degli adulti. Rappresentanti delle 4 contrade si sfidano all’interno del vecchio giardino del principe; nel pomeriggio c’è la sfida degli arcieri; la sera si svolge la premiazione della contrada vincitrice.

 

Mazzano Romano è un luogo davvero affascinante. Per godere appieno di questa località, ti consiglio di organizzare una visita per scoprirne tutte le bellezze. Non solo potrai goderti una giornata all’aria aperta, visitando anche le Cascate di Monte Gelato, ma anche ammirare la cultura e la storia della regione. Nelle vicinanze trovi anche il Borgo di Calcata, una perla della Valle del Treja.

Non perdere l’occasione di visitare queste gemme nascoste e trascorrere una giornata indimenticabile!

 

 

 

 

Pubblicato il
22/05/2023