A solo un’ora di auto da Roma possiamo trovare Isola del Liri, uno dei borghi più belli del Lazio. In pieno centro storico si possono ammirare due bellissime cascate che rendono questo paesino da favola un luogo davvero suggestivo. Un meraviglioso borgo che vale una gita fuori porta per ammirare i luoghi che raccontano tutta la storia del paese.
Isola del Liri: la storia
Ci troviamo in provincia di Frosinone, in uno dei borghi più belli e suggestivi del Lazio. Anticamente il paese era abitato dai Volsci e fu poi conquistato dai Romani nel 305 a.C.
Il fiume Liri, che circonda tutta Isola del Liri, è sempre stato una delle fonti principali di ricchezza e sviluppo del paese: è stato difatti fondamentale poiché fonte inesauribile di energia, sia meccanica che idroelettrica. In questo modo le due cascate del Liri potevano produrre forza motrice per le macchine industriali.
Dal 1580 al 1786 Isola del Liri fu regnata dalla Signoria dei Boncompagni, Duchi di Sora, e nel territorio della Valle del Liri nacquero i primi insediamenti industriali: cartiere e lanifici, due attività da subito connesse allo sfruttamento dell’energia idraulica. Così iniziò lo sviluppo dell’industria della lana, proprio nei pressi della Cascata del Valcatoio; questa località, ancora oggi chiamata così, prese il nome dalla parola Valca, che deriva da Valchiera, un impianto di macchine per la follatura.
Successivamente, dal 1821 al 1841, sorsero nuove cartiere che portarono il paese di Isola del Liri ad entrare pienamente nella rivoluzione industriale di quei tempi; industrie che divennero tra le più importanti della produzione della carta e di conseguenza dell’economia nazionale. Lungo tutto il fiume Liri nacquero difatti centrali elettriche, cartiere, aziende per la produzione di cartoni e cellulosa.
Oggi è possibile visitare un percorso turistico che testimonia l’illustre passato di Isola del Liri come Città Industriale della Carta. Il percorso parte dal ponte che si trova sul corso principale del paese, il punto perfetto per ammirare e fotografare la Cascata. La passeggiata continua poi su Corso Roma per arrivare al Parco Fluviale, da dove si possono ammirare resti di antiche macchine della carta, fino ad arrivare ai piedi della Cascata del Valcatoio.
Cosa vedere nel borgo di Isola del Liri: la Cascata Grande
Il centro storico di Isola del Liri è davvero una piccola perla; le sue abitazioni sono abbracciate dal fiume e dai resti della sua storia. Il fiume Liri, che proviene dalla piana di Sora, una volta arrivato in prossimità del basamento roccioso di travertino su cui poggia il maestoso Castello Boncompagni Viscogliosi, si divide in due bracci. In questo modo avvolge la città proprio come fosse un’isola.
Il braccio sinistro forma la Cascata Grande, ovvero quella verticale, alta all’incirca 27 metri. Dal ramo destro nasce invece la seconda cascata, quella del Valcatoio, che cala lungo una parete rocciosa inclinata per 160 metri.
La Cascata Grande è una suggestiva scena naturalistico-architettonica che è stata più volte immortalata da artisti italiani e stranieri in tantissime stampe e dipinti: ad esempio Philipp Hackert nel 1777, paesaggista del XVIII secolo e amico di Goethe, la dipinse nel suo viaggio di ritorno dall’Abruzzo; lo stesso fece I. Bidault nel 1790, che dipinse il paesaggio di Isola del Liri con la Cascata, esposto oggi nel Museo del Louvre a Parigi.
Il Castello Boncompagni Viscogliosi
Boncompagni Viscogliosi è un monumento nazionale e sorge nel punto in cui il fiume Liri si divide per dar vita alle due cascate. Durante il Medioevo il castello era una fortezza che veniva usata per difendere la valle. Nel XV secolo divenne poi la residenza ducale della famiglia nobile Della Rovere, divenendo sede principale delle attività politiche.
Nel 1580 fu acquistato dalla famiglia Boncompagni, da cui deriva appunto l’attuale nome.
Proprio in quegli anni Isola del Liri conobbe il suo periodo più fiorente: furono costruiti diversi edifici religiosi come la Cappella di Santa Maria delle Grazie e la Chiesa di S. Lorenzo, che sono ancora oggi tra le mete principali dei turisti che decidono di visitare il paese. Nel successivo XVII secolo Costanza Sforza fece affrescare gli interni della castello e realizzare un parco. Il castello è privato ma è visitabile tramite prenotazione in giornate dedicate attraverso questo sito o quello principale del castello.
Le ville, i palazzi e le torri
Ad arricchire il patrimonio culturale di Isola del Liri possiamo ammirare numerosi palazzi nobiliari esempio dell’architettura settecentesca e ottocentesca. L’edificio di maggior importanza è sicuramente la Villa Lefebvre, oggi parte delle Dimore Storiche del Lazio. Questa fu costruita per Ernesto Lefebvre, figlio di Carlo conte di Balsorano, fondatore delle omonime cartiere Lefebvre.
Gli interni della villa sono decorati con affreschi, trompe l’oeil e papier paint e caratterizzate da splendide vetrate in stile Belle Époque. Questa non è normalmente aperta al pubblico, ma può essere affittata come location per eventi privati e cerimonie da sogno. Tra gli altri palazzi nobiliari del borgo citiamo anche il Palazzo Marsella, il Palazzo Chigi di Fede, il il Palazzo Nicolucci, il Palazzo Mazzetti-Marsella tutti risalenti tra il XVII e il XIX secolo.
Le chiese
Passeggiando tra i magici vicoli del centro storico del borgo di Isola del Liri è possibile fermarsi a visitare le numerose e antiche chiese del paese.
Tra le principali troviamo la Chiesa di San Lorenzo Martire del XVII secolo; la Chiesa di Sant’Antonio ricostruita nel XX secolo su strutture preesistenti medievali trecentesche; la Chiesa della Madonna delle Grazie del XVIII secolo; la Chiesa di San Giuseppe costruita tra il XVIII e il XIX secolo sempre su resti preesistenti del Medioevo. Inoltre possiamo anche ammirare i ruderi di una delle chiese più antiche, quella della Santissima Trinità, risalente all’XI secolo.
Se ti trovi ad Isola del Liri approfitta per organizzare il tuo tour alla scoperta della Ciociaria, le sue meraviglie ti aspettano!