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Le 10 migliori birre artigianali italiane

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StagioneTutto l'anno

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Ambrata, chiara o rossa?  

La scelta di una birra è molto personale e dipende dai gusti di ognuno di noi. 

C’è a chi piace più fruttata, a chi più amara e a chi più torbida, ma ogni birra narra una storia e noi non vediamo l’ora di rendervi partecipi! 

 

Curiosità sulla nascita della birra  

La birra nasce oltre 7000 anni fa e si hanno testimonianze della sua produzione già a partire dai Sumeri: sembra che proprio in Mesopotamia, infatti, sia nata la professione del birraio. 

Nell’Antico Egitto, quando le partorienti non avevano latte, somministravano al neonato una birra a bassa gradazione diluita con acqua e miele: oltre che un alimento, veniva considerata anche un medicinale.

Se la birra giunse fino in Europa fu grazie alle tribù germaniche e celtiche che si stanziarono in Gallia e in Britannia. 

In Irlanda vi era una leggenda secondo cui gli irlandesi discendevano da un popolo di semidei chiamati Fomoriani che erano potenti ed immortali grazie al segreto della fabbricazione della birra. 

Ovviamente la birra prodotta a quel tempo è molto lontana da quella che conosciamo e degustiamo oggi: era realizzata, infatti, con prodotti quali frutta, piante, miele e spezie.  

Il luppolo, come ingrediente, venne menzionato per la prima volta da un abate carolingio ed è proprio grazie ai monasteri durante il Medioevo che la birra fece un enorme salto di qualità. 

I monaci benedettini, in effetti, erano eccellenti coltivatori e gli unici a poter praticare la coltura a rotazione triennale, indispensabile per il luppolo. 

L’Abbazia di Montecassino è stata la prima in Italia a produrre luppolo. 

 

Birra artigianale o birra industriale: quale scegliere? 

L’aspetto più rilevante della produzione di birra industriale è che queste sono sempre pastorizzate e filtrate.  

La pastorizzazione è quel processo che serve a garantire la conservazione del prodotto: la birra viene portata ad una temperatura di circa 60 gradi per 30 minuti.  

Così facendo è vero che si eliminano le impurità, ma è anche vero che in questo modo si priva la birra di profumi, spezie e aromi che invece troviamo nelle birre artigianali. 

Inoltre, proprio per evitare che il prodotto si deteriori, vengono aggiunti additivi chimici e conservanti che, a volte, ne compromettono il gusto. 

Al contrario, la birra artigianale, non è sottoposta a tali procedimenti: non è pastorizzata e non contiene conservanti, motivo per cui ha date di scadenza molto brevi. 

Il sapore risulta più naturale e l’odore è molto più intenso perché, tenendola a bassa temperatura, conserva tutti gli aromi e i profumi. 

Viste le differenze di produzione, è quasi scontato dire che una birra artigianale abbia un costo più elevato rispetto ad una birra industriale: in primis perché è diverso il modo in cui viene prodotta. In secondo luogo, la breve data di scadenza fa si che non possa percorrere lunghi tragitti per essere trasportata, motivo per cui il suo consumo è abbastanza circoscritto alle aree limitrofe. 

 

Le migliori birre artigianali italiane 

Come abbiamo visto, i processi a cui vengono sottoposte e gli additivi inseriti all’interno, rendono le birre industriali quasi identiche tra loro, con un sapore indistinguibile.

Noi ci sentiamo di consigliarvi alcune birre artigianali che sono molto particolari sia per sapore che per profumo. 

Ecco un elenco di 10 birre che potrete degustare da soli o in compagnia. Ne abbiamo selezionate diverse proprio per mettere d’accordo un po’ tutti!

 

Ecco a voi:

Birra Lupo: producono birre artigianali, Crude, non filtrate, non pastorizzate. Ne hanno di diverse varietà e potete trovarle tutte sul loro sito . Se vi piacciono i gusti strong, tendenti all’amaro, vi consigliamo di provare la loro IPA perché merita davvero, provare per credere! 

Birra Uno: se avete il desiderio e la curiosità di assaggiare una birra prodotta da uno dei birrifici più antichi d’Italia, il birrificio Beba, la “Uno” è quella che fa per voi. Questa birra non è soggetta ad alcun tipo di trattamento: non vengono aggiunti anidride carbonica, conservanti o antiossidanti. Inoltre, la birra non è filtrata e non è pastorizzata. Il sapore è dolce quasi a ricordare il miele d’acacia e l’odore è molto persistente anche se equilibrato. 

Babèl: prodotta dal birrificio Foglie D’erba, questa birra è caratterizzata da un aroma deciso, in contrapposizione con il suo corpo leggero, che la rende una birra alla portata di tutti. Degustandola noterete come inizialmente vi è un sapore quasi di biscotto, per farsi via via più amaro e rinfrescante con le sue note agrumate che le rendono perfetta da bere in qualsiasi momento della giornata. 

Amerino Northup Saison: punta di diamante del birrificio Amerino, con i suoi 7%, questa vi darà grandi soddisfazioni. Bionda, molto profumata con note acidule e speziate, si ispira alle birre belga ad alta fermentazione. Perfetta per accompagnare piatti di pesce.  

Birra Sir Elvo: questa birra ha origine alle pendici del Mombarone e potrebbe risultare poco più leggera perché realizzata con acqua quasi totalmente priva di sali minerali che è particolarmente indicata per le birre a bassa fermentazione. È una birra ambrata con note di caramello e sentori erbacei che ha un finale leggermente amaro.

Birra Magnifica: prodotta dal birrificio dell’Eremo, birra dal colore ambrato con riflessi rossi. È molto particolare in quanto il suo odore richiama i frutti rossi con note agrumate. In bocca risulta inizialmente dolce e si ha quasi la sensazione di degustare una nocciola. Assaporandola si arriva ad un finale secco, inaspettato, ma che lascia una piacevole sensazione olfattiva

Birra Chocolate Porter: Realizzata dal birrificio Perugia, questa birra è adatta a tutti coloro che vogliono provare il piacere di farsi raccontare un’esperienza. Alla vista risulta molto scura, quasi a ricordare il cioccolato fondente. Il profumo richiama quello del cacao e del caffè. Ha una gradazione leggera, ma risulta molto corposa con un retrogusto amaro persistente. Ideale da degustare con dolci a base di cioccolato.

Smokey Ciociara: birra di provenienza laziale, risulta leggermente affumicata grazie all’utilizzo di malto affumicato su legno di faggio. Viene fermentata a bassa temperatura e subisce una lunga maturazione a freddo. È una birra adatta a tutti perché leggera, morbida e poco amara. Puoi degustarla con carne o prodotti affumicati come speck e scamorza.

Birra Don Quisciotte: prodotta dall’azienda Liquida, si presenta con un colore dorato brillante. All’assaggio risulta molto avvolgente e prosegue lasciando un leggero amaro e un finale erbaceo con un retrogusto dolce. Al naso risulta un leggero odore di frutta con prevalenza di pesca gialla e melone. Birra molto fresca che può accompagnare qualsiasi tipo di piatto.

Birra Casello 54: birra bionda, a bassa fermentazione, non filtrata il cui profumo ricorda quello della crosta del pane, unito ad una punta di miele. Il birrificio che la produce si chiama Mezzopasso e il consiglio è quella di berla in compagnia di un amico fidato!

 

Quali sono i benefici di bere una buona birra?

Come ogni cosa, fare un abuso di birra potrebbe comportare seri rischi per la salute.

Ma se ne facessimo un uso moderato, quali potrebbero essere i benefici per il nostro corpo?

Vediamoli insieme!

  • La birra è una bevanda che apporta molte sostanze nutrienti, tra cui vitamina B e potassio.
  • Alcuni studi hanno dimostrato che farne un uso corretto e regolare potrebbe prevenire il rischio di tumori, dell’osteoporosi e dei problemi cardiaci.
  • Bere un bicchiere di birra durante i pasti sembra che aiuti a digerire meglio perché stimola la produzione di acido gastrico.
  • È un toccasana per l’umore perché bere una birra in compagnia aiuta ad alleviare stati di ansia e depressione.

Adesso che conosciamo la storia della birra e i suoi benefici non ci resta che brindare, dandoci appuntamento alla prossima avventura!

Pubblicato il
6/02/2023
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