Il 17 giugno si celebra la Giornata mondiale delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione e alla siccità. Le giornate mondiali sono ricorrenze internazionali, spesso hanno anche la finalità di sensibilizzare su alcuni argomenti specifici. Esiste, ad esempio, la Giornata dell’Ambiente, la Giornata dei Parchi, ma anche la Giornata mondiale della risata, solo per citarne alcune.
La Giornata mondiale delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione e alla siccità
Quella del 17 giugno è una Giornata che ha lo scopo di porre attenzione su un tema quanto mai pressante per l’intera umanità: la siccità e la desertificazione, fenomeni che colpiscono sempre più aree del nostro pianeta. Un problema questo, che coinvolge anche l’Italia con crescente intensità.
La Giornata mondiale delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione e alla siccità si propone, dunque, di far acquisire una sempre maggiore consapevolezza su queste tematiche, stimolando possibili soluzioni da adottare per arginarne la portata.
Quali soluzioni green e sostenibili sono adottabili nella vita di tutti i giorni?
Accanto alla determinante azione dei governi, anche l’impegno di ciascuno di noi può essere di grande rilevanza per la salvaguardia dell’ambiente e la sopravvivenza dell’umanità stessa.
Sono diverse le iniziative da intraprendere che possono avere un’influenza significativa, coinvolgendo la nostra quotidianità. Si tratta di scelte consapevoli che, seppur piccole, possono contribuire a limitare il consumo di risorse ambientali e gestire l’impatto sul territorio.
Tra le azioni più efficaci, rientra sicuramente anche quella della spesa alimentare. La stessa scelta tra un prodotto di filiera lunga o di filiera corta comporta, infatti, altre infinite implicazioni.
Rifornirsi di frutta e verdura biologica, direttamente dal produttore permette di evitare spreco alimentare, di ridurre l’uso dei pesticidi, di conservare la biodiversità e più in generale preservare il territorio.
In Italia, ad esempio, quella dei mercati biologici è una realtà molto dinamica e vivace. Sono diversi i territori che ospitano aziende agricole innovative, impegnate in un’agricoltura sostenibile e a basso impatto ambientale.
L’esperienza dei mercati biologici consente l’acquisto di varietà alimentari, legate alla stagionalità, spesso assenti tra gli scaffali della grande distribuzione. Permette, inoltre, di ispirare la ricerca di nuove ricette o di ri-scoprire piatti della tradizione culinaria italiana.
Quattro mercati contadini biologici per la lotta alla desertificazione e alla siccità
4. Il biodistretto di Ariccia
Spazio meraviglioso, immerso tra alberi secolari, il Parco Romano Biodistretto di Ariccia ospita ogni mercoledì, sabato e domenica mattina, dalle 8:30 alle 11:30, il Mercato Contadino di Roma e dei Castelli Romani dove si riuniscono i produttori locali che vendono la loro frutta e verdura a Km0, prodotti Igp, Doc e Dop.
Il Biodistretto è anche un polo di attività green. Durante l’estate, in particolare, approfittando di uno spazio naturalmente arieggiato grazie all’altidudine e agli alberi che lo circondano, vengono organizzati appuntamenti musicali e culturali, lezioni di yoga, ma anche eventi dedicati a uno specifico alimento di stagione.
3. Il mercato di Bologna nello spazio autogestito di Vag61
Ogni martedì, dalle 17:30 alle 22:30, lo spazio autogestito Vag 61 mette a disposizione il proprio piazzale per ospitare il Mercato di via Paolo Fabbri a Bologna.
Il mercato, gestito dall’Associazione di produttori contadini CampiAperti, ospita piccoli produttori agricoli che coltivano con metodi biologici e biodinamici e che si occupano direttamente di tutte le fasi di lavorazione dei propri prodotti.
Tra i banconi è possibile trovare anche alimenti particolari, adatti a nuove sperimentazioni culinarie. Un esempio sono i fiori eduli, fiori commestibili che possono aggiungere sapore e colore ai propri piatti; oppure grani antichi e pani realizzati con antiche varietà di cereali; o ancora food truck di cibo contadino di strada.
Lo spazio di Vag61, situato nel quartiere Cirenaica, ospita anche molte attività culturali, oltre alla collezione di riviste appartenute al poeta bolognese Roberto Roversi, autore anche dei testi di alcune delle più belle canzoni di Lucio Dalla.
2. Il centralissimo mercato biologico di Piazza Palazzo a Torino
La città di Torino può fregiarsi invece della presenza, ogni quarto sabato del mese, dell’Oltremercato. Si tratta di un evento ecobiologico di produttori affiliati all’Associazione di Solidarietà alla Campagna Italiana, che punta a salvaguardare gli alimenti agricoli del territorio.
In questo contesto, vengono proposte le specialità locali, come ad esempio vini, cioccolata, castagne, frutta secca, marmellate. Più in generale, però, Oltremercato punta a presentare alternative biologiche e sostenibili per l’ambiente.
Il mercato è ospitato dalla suggestiva ambientazione della centralissima Piazza Palazzo che accoglie il Palazzo Civico, edificio storico di architettura barocca del XVII secolo, da sempre sede dell’amministrazione locale.
Il mercato si fermerà nei mesi di luglio e agosto, per riprendere la sua regolare attività dal mese di settembre. Nel frattempo, in Piemonte, come fortunatamente in tutte le regioni di Italia, esiste una fitta rete di mercati biologici che si spostano tra le piazze delle città.
1. Il Mercato della Coldiretti nella suggestiva cornice di Aosta
Una realtà pervasiva del territorio italiano, che si impegna a facilitare il contatto tra i produttori agricoli e i consumatori, è l’Associazione agricola della Coldiretti. Chiamata in origine Federazione dei Coltivatori Diretti, dal 1944 opera per sostenere gli imprenditori agricoli del made in Italy, del biologico e del Km0.
Sono molte le piazze di città italiane in cui è possibile trovare i tipici e riconoscibilissimi stand gialli della Coldiretti. Si può quindi approfittare di questa occasione settimanale per rifornirsi di frutta e verdura di stagione presso produttori locali, scoprire i prodotti autoctoni del territorio e sostenere l’economia locale e green.
Il mercato biologico di Piazza Émile Chanoux di Aosta fa parte del progetto Campagna Amica della Coldiretti – che si estende anche a ristoranti, agriturismi, fattorie e orti urbani – e si svolge ogni seconda domenica del mese.
La piazza che lo ospita è quella principale del capoluogo. Da qui parte la storica via Pretoria, ex decumano romano che conduce fino all’imponente Porta Pretoria, che nell’antichità segnava l’ingresso alla città di Augusta Praetoria Salassorum, l’odiera Aosta.
L’Agrimercato di Aosta – “Tsaven” in dialetto valdostano – propone ai suoi avventori specialità valdostane Dop, tra cui gli immancabili formaggi, ma anche vini, carni fresche, prodotti da forno e prodotti del bosco.
Quella della spesa alimentare è, ovviamente, solo una delle possibili soluzioni green, per intervenire sulla crisi climatica attualmente in atto e contribuire alla lotta contro la siccità e la desertificazione.
Essere consapevoli dell’impronta che si lascia è, infatti, già un primo importantissimo passo per far parte della soluzione e per arginare il problema.
Speriamo, dunque, che questo articolo possa essere uno spunto utile per muoversi verso un futuro più sostenibile ed ecologico.