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Palermo in Bocca: Street Food e tradizione gastronomica, nella Città dei Sapori.

RegioneSicilia

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Un viaggio gustoso tra le strade di Palermo, alla scoperta delle radici e delle storie dietro il famoso Street Food.

Nella splendida città di Palermo, capoluogo della Sicilia, c’è un’arte culinaria che si diffonde tra le strade, un’esperienza gastronomica unica che racconta la storia e la tradizione di un popolo. A Palermo lo street food non è solo cibo ma è una vera e propria arte tramandata da parte in figlio. Un’alchimia di sapori che solo qui si può trovare, qui non ci si ferma per una semplice sosta veloce per uno spuntino, ma è un viaggio affascinante nel cuore dell’identità culinaria locale.
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Piatti dello Street Food
Attraverso piatti iconici come il pane con le panelle, l’arancina, lo sfincione e il cannolo, i visitatori possono scoprire una storia antica e gustare sapori che hanno resistito alla prova del tempo.
Se vuoi assaggiare il vero street food palermitano, allora devi assolutamente assaggiare le frattaglie.
Le frattaglie, sono conosciute anche come il quinto quarto (non rientrano nei quattro tagli principali dell’animale) e sono le interiora degli animali.
In passato, queste parti del cibo erano considerate scarti e venivano consumate principalmente da coloro che non avevano accesso a opzioni migliori. Tuttavia, al giorno d’oggi, queste parti sono sempre più apprezzate e utilizzate anche dai rinomati chef, che le reinterpretano in modo innovativo, dando nuova vita a ricette tradizionali che erano cadute in disuso nel corso del tempo.

Valori nutrizionali

Forse non tutti sanno che le frattaglie contengono vitamine, proteine, glicogeno, grassi e sali minerali in abbondanza, inoltre rappresentano un’ottima fonte di ferro, zinco e rame.

La Storia

Le frattaglie, cioè le interiora degli animali, sono state consumate sin dai tempi antichi in molte culture. Erano considerate prelibatezze e simboli di coraggio. Ad esempio, gli antichi Egizi amavano il fegato d’oca, i francesi del XVII secolo preferivano le interiora alle bistecche e gli scozzesi preparavano l’haggis con le interiora di pecora.
Anche altre culture, come quella turca e quella delle tribù masai, attribuivano un valore particolare alle frattaglie. L’importanza storica e culturale delle frattaglie e la loro inclusione nei piatti tradizionali in varie parti del mondo dimostrano come questi ingredienti abbiano avuto un ruolo significativo nella gastronomia umana attraverso i secoli.

Le specialità da assaggiare

I Re indiscussi dello street food Palermitano sono il pani ca’ meusa, una ricetta a base di milza,  e la Stigghiola, che ha come ingrediente principale le budella di agnello.

La Sicula Frattaglie

 

A Palermo c’è una realtà consolidata, La Sicula Frattaglie, della famiglia D’Antoni che ha sempre avuto un ruolo importante nella produzione e distribuzione di frattaglie. Lavorati sia crudi che cotti, la loro commercializzazione è sia a livello nazionale che internazionale.
La Sicula Frattaglie è stata fondata da Massimo D’Antoni, figlio di Giacomo D’Antoni, conosciuto a Palermo come U zù Gino, diventato un punto di riferimento per molti abitanti di Palermo grazie al suo piccolo negozio situato in Via Cipressi.

I principali prodotti lavorati sono:

Polmone E Milza (puimmuni e meusa)

La milza è uno dei piatti preferiti dello Street Food siciliano. Spesso accostata al polmone di bovino e servita in mezzo alla celebre “vastedda” siciliana, è l’ingrediente principale del Pani Ca Meusa. Può essere Schietta, ovvero condita solo con limone, oppure Maritata, condita con ricotta e caciocavallo.

Zampe Bovino (i pieri)

Le zampe di bovino si distinguono in zampe anteriori, comunemente chiamate “calcagno”, e zampe posteriori definite “carcagnolo”.

Mascella (ù masciddaru)

U’masciddaru è la parte carnosa della mascella del bovino, quasi sempre servita come ingrediente del tipico bollito palermitano.

Busecca (à trippa)

La trippa è una frattaglia usata in gastronomia ricavata dalle interiora di bovino.

Lingua (à lingua)

La lingua di bovino è uno dei tagli del quinto quarto più amato e gustoso. Le più diffuse sono quelle di vitello e di bue. Spesso cucinata e servita bollita, con olio e limone.

Caldume (à quarumi)

La caldume è comunemente chiamata “à quarumi”; il nome deriva dalla pentola in cui viene cucinata “a quarara”. Si tratta di un bollito di interiora (duodeno, trippa, retto, ano e altre varie parti callose e grasse intorno allo stomaco) che va servito caldo. Viene spesso servito con un brodo a base di carote, sedano, pomodoro e cipolla.

Stigliola Ovino (stigghiuola r’àgnieddù)

Le stigliola ovine sono un piatto tipico della tradizione palermitana a base di budella di agnello. Questo prodotto è stato inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT) e del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF).
La Sicula Frattaglie ha come obiettivo principale quello di esportare e fare conoscere al mondo le prelibatezze della cucina tradizionale siciliana, tenendo sempre presente la qualità del prodotto.

Il Massimo dello Street Food (Nò Figgjiu Ru’ Zu’ Ginu)

Palermo Stret food
Palermo, Street Food
Il Massimo dello Street Food. Massimo D’Antoni
Oltre all’azienda che produce all’ingrosso, dal 2004 Massimo D’antoni ha aperto pure una vendita al dettaglio. Il Massimo dello street food (Nò Figgjiu Ru’ Zu’ Ginu) un locale inizialmente di circa 30mq che nel tempo ha conquistato sempre più spazio aprendosi anche alla ristorazione.
Oggi grazie alla qualità e alla passione ereditata dal padre “u Zu Ginu”, Massimo ha una struttura ampia e accogliente.
Se vuoi provare un’esperienza gustosa e vivace nel mondo dello street food palermitano, ti consigliamo di visitarlo. Un locale piacevole dove troverai prodotti di qualità e l’energia contagiosa del personale, sempre disponibile e pronto a consigliare e spiegare le scelte disponibili.
La varietà di cibi proposti è davvero sbalorditiva: dalle panelle, alle arancine e gli immancabili sfincione e caponata, ma il loro punto di forza, come da tradizione, sono le frattaglie.
Nonostante l’alta qualità del cibo, i piatti sono offerti a prezzi accessibili. Questo rende il locale ancora più invitante per chiunque voglia concedersi un’esperienza gastronomica straordinaria senza dover spendere una fortuna.
Non ci resta che andare ad assaggiare la cucina di Massimo, in via Paruta, 5 a Palermo, perché come dice lui: “Quando cuciniamo, ci mettiamo cuore, cervello e tante altre frattaglie”
Esplora la gallery per una piccola anteprima dell’atmosfera che troverai da Il Massimo dello Street Food- No figghiu ru zu Gino

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Pubblicato il
16/07/2023